Piazza Armerina. “Vi diffidiamo a trattare entro 30 giorni il Prg altrimenti manderemo il commissario”. L’assessorato regionale al territorio ambiente alza i toni e rimprovera il consiglio comunale piazzese e gli da un mese di l’ultimatum. La lettera dell’organo regionale, prende atto della missive arrivate nelle scorse settimane dal comune ed assegna ulteriori 30 giorni al Consiglio Comunale affinché formuli le proprie deduzioni sulle osservazioni e opposizioni, procedendo alla definitiva adozione. Intanto il presidente del consiglio Filippo Miroddi, ha subito convocato una conferenza dei capigruppo per far fronte all’emergenza. “Per la verità – dice Miroddi – avremmo già potuto concludere l’iter da molto tempo se a qualcuno non fosse venuto in mente di chiedere il commissario ad acta e rinunciare alle proprie funzioni. Adesso – continua il presidente del consiglio – convocherò il consiglio comunale e faremo delle sedute fiume fino a quando non esiteremo le oltre 120 pratiche. Spero solamente – continua Miroddi – che tutti i consiglieri compatibili non facciano mancare il numero legale e si possa concludere l’iter nel migliore dei modi”. A cambiare le carte in tavola qualche mese fa erano stati alcuni consiglieri del centro destra, tra cui Lo Verme ed Anzaldi, che all’improvviso si erano dichiarati “compatibili” con le votazioni partecipando con il loro voto in aula e facendo gridare all’ostruzionismo i consiglieri del partito democratico. A quel punto, Cimino, Grillo, Venezia, Ribilotta, Capizzi ed Incardona, hanno chiesto con una lettera la nomina di un commissario ad acta e non hanno più partecipato alle votazioni facendo mancare il numero legale. Più volte nelle scorse settimane il presidente del consiglio Miroddi si è detto “perplesso” della lettera dei sei consiglieri. Un appello a far presto viene dall’assessore ai Lavori Pubblici Paola Di Vita. “Il piano è uno strumento fondamentale per lo sviluppo della città. E’ chiaro che è sempre frutto di interessi contrapposti e questo ne frena la sua adozione. Però se il consiglio non lo ritiene soddisfacente può sempre apportare correzioni che lo migliorano. Una cosa è certa – conclude Paola Di Vita – questo piano valorizza comunque il centro storico e su questa linea di sviluppo si gioca il futuro della nostra città. Per questo occorre far presto guardando tutti agli interessi generali della città”. Peraltro, se verrà nominato il commissario dalla regione, le spese per il suo intervento verranno addebitate ai consiglieri comunali che non sono riusciti a trovare una accordo per portare a compimento l’iter del piano.
Agostino Sella
Agostino Sella