mercoledì 13 febbraio 2008

Tutti solidali con il Vescovo: Il Signore ci liberi dal pizzo e dalla mafia

Piazza Armerina. “Il popolo piazzese è fiero del suo Vescovo e grida al suo fianco “il Signore ci liberi dal pizzo e dalla mafia”. In una nota, il sindaco piazzese Maurizio Prestifilippo, ha trasmesso la sua solidarietà e quella di tutta la città al vescovo Michele Pennisi, che nei giorni scorsi è stato oggetto di intimidazione da parte della mafia attraverso un volantino che conteneva frasi ingiuriose contro di lui e contro le forze dell’ordine. Maurizio Prestifilippo ha incontrato personalmente monsignor Pennisi e, attraverso un lungo e cordiale colloquio, ha voluto esprimergli tutta la sua vicinanza, la sua solidarietà e quella dei suoi cittadini piazzesi «La forza morale del vescovo Pennisi e la sua determinazione a contrastare la mafia non saranno certamente piegati dalle intimidazioni. Il vescovo – dice Prestifilippo - ha ingaggiato una battaglia morale contro la mafia e gli strumenti da essa adoperati, guidando la chiesa piazzese in prima linea contro l’apparato malavitoso. Un atteggiamento che ci inorgoglisce e ci rende fieri di una chiesa attiva, pronta a schierarsi senza timore contro la delinquenza che abusa del prossimo. In questo vigliacco clima di intimidazione, monsignor Pennisi deve sapere che non è solo: al suo fianco ha il suo popolo, la sua gente che lo apprezza e che lo ama come un pastore che guida con passo misericordioso ma deciso il suo gregge. La nostra solidarietà è totale ed incondizionata e, se amareggia l’idea che il nostro vescovo sia costretto da oggi ad essere scortato, dall’altra vogliamo gridare al suo fianco “Il Signore ci liberi dal pizzo e dalla mafia”». Oltre a quelli del sindaco numerosi altri messaggi di solidarietà sono arrivati al prelato piazzese che proprio in questi giorni ha rialzato la sua voce contro il pizzo: In questo momento storico in cui vari imprenditori hanno avuto il coraggio di denunziare "il pizzo" e in cui vari appartenenti alla mafia sono stati catturati o uccisi – dice Monsignor Pennisi - la Chiesa rivolge a tutti i mafiosi l’invito a cambiare vita. I fenomeni del racket e dell'usura - continua Pennisi - sono dei mali sommersi ma anche diffusi nella nostra società, che non bisogna ignorare con l'indifferenza ma lottare e prevenire attraverso una adeguata educazione morale e civile”
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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