Piazza Armerina. “Se dovesse uscire una proposta collettiva sul mio nome non mi tirerei indietro per fare il candidato a sindaco del centro sinistra”. Calogero Cimino (nella foto), vice presidente del consiglio comunale, apre le danze e da la sua disponibilità per essere il candidato a nuovo primo cittadino della città dei mosaici alle prossime amministrative del 15 e 16 giugno. “Le primarie – dice Cimino – non devono essere solo del PD, ma devono coinvolgere tutta la coalizione del centro sinistra, altrimenti creano solo divisioni. Nel centro sinistra – continua Cimino – ci sono gruppi, associazioni o movimenti che non sono a pieno titolo nel PD e che possono avere anche persone autorevoli da candidare alla carica di primo cittadino”. Poi Calogero Cimino, consigliere comunale da 4 legislature consecutive, parla di una sua possibile discesa in campo “Ringrazio – dice Cimino – tutti coloro i quali mi incontrano e mi invitano a candidarmi in prima persona a sindaco di questa città. Senza ombra di dubbio sarei disponibile e non mi tirerei indietro rispetto ad un impegno così gravoso. Però – aggiunge Cimino – potrei candidarmi alle primarie se dovessero convergere sulla mia persona proposte collettive”. Le primarie del Partito Democratico, volute dal nuovo corso della segreteria di Concetto Prestifilippo, dovrebbero tenersi il prossimo 27 aprile, cioè un paio di settimane dopo le elezioni regionali e nazionali. Nel PD, certamente ci saranno diversi candidati. Probabilmente ci sarà un candidato che fa riferimento a Carmelo Tumino, ed un altro che proviene dagli ambienti ex Ds. Calogero Cimino potrebbe essere il terzo incomodo. A parte Cimino, però, tutte le altre personalità stanno “coperte” in attesa dell’esito delle elezioni del 13 e 14 aprile. Resta da capire se le primarie verranno allargate a tutto il centro sinistra oppure saranno un questione interna al Partito democratico. C’è che si aspetta, soprattutto negli ambienti di sinistra, un coinvolgimento delle altre forze politiche, come Rifondazione Comunista, i Verdi, i Comunisti Italiani e l’Italia dei Valori, partiti organizzati che ad oggi, però, non hanno espresso le loro intenzioni.
Agostino Sella
Agostino Sella