martedì 3 giugno 2008

Maurilia Brighina e i suoi progetti

Chi sono
Nasco a Piazza Armerina, dove trascorro la mia infanzia e adolescenza, frequentando la Parrocchia Sacro Cuore e l'Azione Cattolica, nella quale rivesto per due mandati il ruolo di vicepresidente diocesana del settore Giovani. Svolgo un ruolo attivo nell'organizzazione e gestione dei Grest della mia parrocchia, primo esempio a Piazza Armerina di un luogo di incontro estivo per i bambini che possono così trascorrere le giornate estive in compagnia di coetanei e impegnati in varie attività ricreative.
Mi laureo in Lettere moderne e conseguo due master, uno in Graphic designer e l'altro in Economia del recupero e della valorizzazione dei beni culturali, con una tesi riguardante l'Analisi dell'attività di conservazione e valorizzazione dei BBCCEE per lo sviluppo di percorsi per non vedenti e ipovedenti.
Sono giornalista pubblicista, insegno lettere e mi occupo di pubbliche relazioni.
Cosa sogno
Sogno una città a misura d'uomo, dove ognuno degli abitanti possa sentirsi integrato, accettato e felice.
Sogno un luogo nel quale tutto avviene secondo le regole, dove ognuno, chiunque sia, possa aspirare ai propri sogni ed essere sicuro che, impegnandosi, li realizzerà.
Sogno una città nella quale la trasparenza della pubblica amministrazione sia un fatto quotidiano, una città nella quale gli amministratori sono presenti e attenti ai bisogni di ogni cittadino.
Sogno una città nella quale chi ha voglia di fare impresa possa essere sostenuto.
Sogno una città fatta di verde, di mezzi pubblici in orario, di asili nido, di lavoratori con contratto e non in nero, di società sportive che vengono premiate per il loro impegno e non per il loro colore, una città con impianti sportivi accessibili a tutti.
Una città nella quale i disabili abbiano una loro dignità e libertà di movimento.
Una città che sia culla di importanti eventi culturali, di concerti, di mostre, di rassegne, di premi letterari.
Una città che non sforni talenti e professionalità per vederli emigrare altrove.
Una città che resti nel cuore a chiunque venga a visitarla.
Tutto ciò è possibile.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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