mercoledì 16 luglio 2008

Carlo e Valentina... viaggio di nozze a piedi.


Piazza Armerina. Si chiamano Carlo e Valentina e si sono sposati. E questa, nonostante il calo vertiginoso dei matrimoni, non è una notizia. E’ invece una notizia la destinazione del loro viaggio di nozze. Carlo e Valentina, infatti, non hanno scelto una meta esotica, ma un pellegrinaggio di oltre 130 chilometri a piedi per meditare e pregare sul loro futuro e su quello della loro nuova famiglia. Si tratta del pellegrinaggio di Santiago de Compostela, storica meta, che i pellegrini intraprendono fin dal medioevo attraverso la Francia e la Spagna per arrivare fino a Santiago, dove dentro una chiesetta si trova la tomba di San Giacomo apostolo. Un itinerario intriso di spiritualità ed arte, tanto è vero, che le strade che compongono il percorso sono state dichiarate dall’Unesco patrimonio mondiale dell’Umanità. “Cammineremo a piedi tutta la giornata e ci fermeremo al tramonto negli ostelli che ci sono lungo l’itinerario – dice Carlo - Per completare il viaggio ci vorranno una decina di giorni. Magiare leggero, meditazione e preghiera durante le camminate”. Insomma, i due, almeno per adesso, traboccano di spiritualità. Il cammino verso Santiago è pieno di salite e discese e la sera negli ostelli, “arriveremo sfiniti” dice Valentina. Carlo e Valentina si sono conosciuti in una comunità siciliana in cui i volontari svolgono la loro opera a favore di ragazzi disabili. Lui è di Trapani e lei di Piazza Armerina. Si sono sposati, naturalmente come tutti i siciliani, nella città di lei, cioè a Piazza Armerina, all’interno dello splendido scenario della Commenda dei Cavalieri di Malta. Al loro matrimonio, sono stati invitati, oltre ai parenti ed agli amici più intimi, una cinquantina di ragazzi provenienti dalla comunità di disabili in cui si sono conosciuti. “Quando saranno di ritorno da Santiago, però, non torneranno in Sicilia, ma andranno a vivere a Milano, dove già lavorano già da un anno – dice Aldo Di Maria il padre di lei - Carlo fa il fotografo mentre Valentina insegna in una scuola elementare. Anche loro – conclude Aldo - a causa del “maledetto” lavoro che non c’è, sono dovuti andar via dalla Sicilia”.
Agostino Sella



Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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