venerdì 5 settembre 2008

Proseguono le operazioni per le acquisizioni dei palazzi del centro storico.

Piazza Armerina. Proseguono le operazioni per l’acquisizione di alcuni palazzi del centro storico piazzese da convertire in grandi strutture ricettive. Entro il prossimo 15 settembre si completeranno alcune procedure burocratiche che permetteranno all’intera operazione immobiliare di fare un grosso passo avanti. Molte procedure sono ormai concluse soprattutto per quanto riguarda l’acquisizione dei palazzi attorno a piazza Castello. Ma le difficoltà non mancano. A togliersi qualche sassolino dalle scarpe è Antonella Giarrizzo, che rappresenta l’advisor, ossia la società svizzera Diapason, che sta organizzando la più grossa operazione turistica mai fatta nella città dei mosaici. “Purtroppo – dice Antonella Giarrizzo – qualcuno fa di tutto per mettere i bastoni tra le ruote ma noi continueremo ad andare avanti perché amiamo questa città. Non capisco, ad esempio, come sia possibile che l’ufficio tecnico non riesca a fare rispettare alcuni ordini di sgombero che ormai si protraggono da anni e che riguardano alcuni palazzi pericolanti del centro storico”. La Giarrizzo si riferisce ad un ordine di sgombero per un inquilino che soggiorna all’interno di una piccola porzione di Palazzo Velardita che dal 1988, a causa di un crollo, ha ricevuto l’ordinanza di sgombero ma che ancora soggiorna dentro l’edificio creando alcuni problemi. Poi la Giarrizzo parla anche delle famiglie proprietarie dei grandi palazzi che hanno avuto un ruolo importante nella città dei mosaici. “Ho molto apprezzato – dice la signora della Diapason – che alcune famiglie, come ad esempio i Velardita – hanno dimostrato di avere a cuore questa città favorendo in tutti i modi la conclusione dell’operazione. Devo però registrare – dice ancora la Giarrizzo – che alcune famiglie che si pregiano di un grande passato non fanno altro che cercare di fare solo speculazione mettendo un freno allo sviluppo della splendida cittadina piazzese. Alcuni purtroppo che portano nomi importati – conclude la Giarrizzo – stanno dimostrando di non essere all’altezza dei loro avi”.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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