Il Direttore generale insiste sul concetto che non riceve proposte a proposito del riordino della rete ospedaliera.
Queste ultime sono state presentate ai Sindaci dei Comuni del Distretto sanitario di Piazza Armerina e all’osservatorio permanente ospedaliero del Chiello, in ottemperanza alle raccomandazioni ricevute dall’assessore Russo con la lettera a firma di questi e diretta ai componenti dello staff Prot. N. 5701.
Invero il Manager si è attivato da primo della classe, essendo stato il primo tra tutti i Direttori generali delle ASL a redigere un progetto di riordino degli ospedali della Provincia, che assomiglia invece più ad un piano di demolizione e che interessa anche quello del capoluogo, il quale scoppierà per l’improvvisa pletora di domanda di salute,che dovrà subire.
Se non andiamo errati il Consiglio comunale di Piazza Armerina, convocato in seduta aperta alla cittadinanza, ha approvato un ordine del giorno all’unanimità, con il quale i Consiglieri comunali esprimevano la volontà politica – e non partitica – e di politica sanitaria nella controproposta, articolata nei seguenti punti:
1°) mantenimento della struttura ospedaliera per acuti
con potenziamento del Pronto soccorso ( attivazione di posti di Rianimazione ) per continuare ad assicurare, migliorandoli, gli interventi per le emergenze e le urgenze, cui collegare i posti letto esistenti al Chiello per acuti attivati sulla base di criteri di appropriatezza ad assicurare i livelli minimi di assistenza e cioè:
A) Medicina, B) Chirurgia, C) Centro nascita con assistenza neonatale e Pediatria, D) Cardiologia, E) Ortopedia e Traumatologia, F) Emodialisi e Nefrologia,G) Otorino, H) Servizi ( Radiologia, Analisi, Anestesia, Emoteca )I) Rianimazione.
Al riguardo di quest’ultima si ricordi che tutti e tre i Direttori Generali succedutisi negli ultimi 10 anni si sono sottratti all’obbligo di attivare i posti letto di Rianimazione, pur essendo state acquistate in conto capitale le attrezzature ed essendo in principio sufficiente il numero degli Anestesisti, che poi sono fuggiti come sono fuggiti i Cardiologi e gli Otorino senza che nessuno dei Direttori abbia mai fatto qualcosa per arrestare il trend negativo.
Si tratta di Reparti, oggi Unità operative storicamente presenti nel nostro nosocomio e non appositamente istituiti per favorire ipotetici Primari, oggi Direttori di Struttura.
Tali controproposte sono la conseguenza della necessaria correzione che dovrà essere fatta nella revisione del piano di rientro e di riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale ( vuoi dalle Commissioni, vuoi in Aula)
nell’ottica di una vera concertazione.
Sino ad ora il Direttore generale ha operato nell’ottica dell’informazione su proposte non modificabili.
Infatti si dovrà passare dagli attuali 2.1 posti letto X 1000 abitanti per acuti, previsti nel piano per
Alla luce di quanto sopra detto i posti letto per acuti saranno in Provincia 540 ( essendo la popolazione della Provincia rappresentata da 180.000 residenti ) e non 352 come frettolosamente previsto nella prima stesura del piano di rientro dai cosiddetti esperti ( ci sono anche giornalisti: che ci fanno ? ) e che dovrà ancora percorrere la strada delle Commissioni e dell’Aula.
La posizione strategica, la forte attrazione secolare - e sottolineo secolare - esercitata sulle popolazioni dei territori del circondario, l’assenza di ricoveri impropri, come si evince dai report annuali aziendali, l’indice di occupazione dei posti letto che supera il 72%, destinato comunque ad aumentare spontaneamente in previsione del flusso turistico di un milione e mezzo di visitatori previsti dal
La riduzione del 15% ( da
Pertanto gli standard relativi all’indice di occupazione e al numero dei posti letto attivati nel primo semestre del 2008 consentono al Chiello di avere tutti i requisiti richiesti nel piano di riordino della rete ospedaliera per acuti, per avere assicurato e continuare ad assicurare gli standard assistenziali minimi in risposta alla domanda di salute dei cittadini residenti nel nostro caso nell’ambito del Distretto di Piazza Armerina ( circa 50.000 abitanti più i cittadini delle province limitrofe, più il flusso di turisti ).
Tutte queste controproposte sono state rappresentate al Direttore generale in un ordine del giorno del Consiglio comunale di Piazza Armerina, di concerto con l’osservatorio ospedaliero, con il comitato cittadino per la salute, con i rappresentanti dei quartieri cittadini, con le associazioni presenti in Città, con liberi cittadini in occasione della seduta del Consiglio comunale aperto alla Città e ribadito sulla stampa da cronisti locali e sui blog , di cui il Direttore generale ha mostrato esserne a conoscenza.
2) Attivazione dei servizi territoriali
atti a soddisfare le esigenze di salute della collettività, perché assolutamente mancanti ( vedi assistenza domiciliare integrata, adeguamento del numero dei posti RSA, Altzeimer, sclerosi multipla, consultori familiari senza le figure professionali minime previste come quella per esempio del mediatore culturale - piani di zona attivi ecc. )
Le controproposte o come le chiama il Direttore generale le proposte sono state rappresentate ancor prima dell’incontro avvenuto la scorsa settimana, quando sono stati illustrati dal Dr Iudica ai sindaci dei quattro Comuni sede di ospedale, agli onorevoli regionali e nazionali i contenuti di un foglio ricco di frecce con le proposte da portare all’Assessore Russo, dove non c’è traccia di ospedale per acuti per Piazza Armerina e Leonforte, con accorpamenti a Enna e Nicosia e l’istituzione a Piazza Armerina e Leonforte di centri di accoglienza a mo’ di Presidio territoriale di Assistenza, il P.T.A.
Il P.T.A. consiste in pratica in un ambulatorio aperto 24/24 H con medici di base a garantire la presenza del medico e di attività diurne di diagnostica e terapia specialistica, compresa