venerdì 20 agosto 2010

"Prometto di esserti fedele sempre". La sposa tradisce lo sposo con il testimone appena due ore dopo la solenne promessa nel bagno del ristorante.

Trovata nel bagno mentre tradisce il marito con il testimone durante il suo matrimonio. Non è fantasia e neanche la scena di un noto film ma è realtà quello che è successo in un ristorante le scorse settimane. Lo scenario è quello di un matrimonio normale con un uomo ed una donna che si sposano ed invitati al seguito. Sposo vestito in gessato scuro con cravatta elegante. Sposa con il solito, tradizionale e consueto vestito bianco. Matrimonio celebrato in chiesa con tanto di benedizione del prete e solite parole pronunciate con le lacrime agli occhi e successivo applauso degli invitati: “prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore e di amarti ed onorarti per tutta la vita”. Ebbene la promessa di federltà dura solo un paio d’ore. Infatti, dopo durante il tradizionale banchetto, tra una portata e l’altra della lauta e gustosa cena nunziale la sposa sparisce. Non si sa dove sia andata. Tra i tavoli non c’è più. E’ d’improvviso sparita. “Al bagno al bagno” dicono gli invitati alla suocera che la cerca insistentemente la nuora mentre lo sposo gira tra i tavoli degli invitati. Alla suocera qualcosa non quadra ed allora si avvicina ai bagni del ristorante. “Forse starà male pensa”. Si avvicina e trova i bagni aperti tranne uno che è chiuso. “Apriamo apriamo” dice. Forse qualcuno sta male. Ma appena si apre ecco che si trova ad una sconvolgente vista: la sposa di suo figlio che è in atteggiamenti più che teneri con il testimone di nozze. Lei pare sia con il vestito bianco sfilato tra le braccia accoglienti del testimone. Ed ecco che succede un putiferio. Grida, voci, corse. Subito la suocera della sposa corre dal figlio, lo sposo che nel frattempo si è riseduto da solo nel tavolo nunziale. “Te lo avevo detto chi era”. I parenti prendono rispettivamente le difese chi dello sposo e chi della sposa traditrice. Vola qualche cazzotto. Si apre una rissa. Qualcuno cerca di mettere pace. Arrivano anche le forze dell’ordine. Alle quattro di mattina le situazione si calma. “Non preoccuparti – pare dica la mamma al figlio – il matrimonio non è valido perché non lo hai consumato”.
Agostino Sella

ps.
sul matrimonio riceviamo e pubblichiamo una lettera ricevuta da un presunto nipote della sposa di nome Sandro


Cronache dal paese delle Centova


Salve, sono il nipote della maggiore indiziata dello scandalo matrimoniale, recentemente accaduto o presuntivamente accaduto. Sapete quel matrimonio di cui tanto si parla in cui durante il banchetto nuziale è stato consumato l’adulterio? Ecco si esattamente quello.

Inutile dire che mia zia non è minimamente in causa alla questione, lei era da circa 10 giorni a mare, con il fidanzato, entrambi in totale relax e senza alcuna idea di imbastire nozze. La popolazione Armerina forse per mancanza di un ricco calendario festivo, si è trovata ad imbastire una delle più grandi operazioni di depistaggio nella quale ogni persona aggiungeva prima i nomi, poi i dettagli e in seguito testimoni oculari della vicenda.

Io, così come la mia famiglia mi sono ritrovato in mezzo alla diatriba e ho potuto sperimentare con mano, la proverbiale “bocca larga” dei piazzesi.

Non è passato giorno senza che scoprissi di avere un nuovo amico, seriamente preoccupato per il mio stato di salute e per il brutto periodo che stavo passando per poi subito chiedere “Ma cuntami… come è stato?”, persone dalla minima conoscenza chiamare a casa per avere notizie su questa tragedia o i diversi fermi a mò di “posti di blocco” subiti mentre si cammina per le strade di Piazza in moto, da persone che DEVONO sapere come è stato possibile e naturalmente come sto passando questo momento. In queste numerose occasioni ho tastato con mano il potenziale inventivo dei piazzesi:

• Chi aveva saputo da testimoni che avevano visto mia zia in abito bianco

• Chi aveva visto mia zia al Tg3 Regionale

• Chi metteva in quel bagno dello scandalo prima un cognato, poi un altro, poi un ex fidanzato

Ed ogni volta era sempre difficile far credere che non era vero, ti guardavano con uno sguardo smarrito, dapprima convinti che vuoi nascondere la cosa, poi che non vuoi parlare per infine cedere quando cercavi di spiegare che quantomeno dovevi essere invitato al matrimonio che non c’è mai stato. Eppure molti ti lasciavano con l’amaro in bocca non pienamente soddisfatti che tu da questa storia ne uscivi intatto e lui aveva appena fatto una magra figura, insomma lui era venuto li per gongolare un po’, sicuramente si era preparato il discorso e un’ampia tattica di supporto, il tutto inconfutabilmente confermato dall’amico che aveva sentito o così gli aveva detto una persona “sicura”.

Tornando all’accaduto, ancora nessun poliziotto o carabiniere sa i nomi dei partecipanti, nessun cameriere o fotografo ha mai confermato un nome e ad oggi sembra solamente una grande nuvola di fumo, gonfiata ad arte dai piazzesi, in un modo così credibile e certo che il ministero della propaganda nazista si chiederebbe come è stato possibile in appena 2 settimane.

In compenso io da questa esperienza ho scoperto di conoscere tante persone che non sapevo, tanti cari amici che mi sono vicini e si preoccupano per me e ci tengo a rassicurarli che mio Nonno sta bene e non si è preso nessun infarto per il dolore e i miei genitori non sono stati in giro per 2 giorni solamente perché invitati.

Grazie a tutti per i numerosi pensieri d’affetto rivolti

Sandro

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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