martedì 30 dicembre 2008

Si è concluso il progetto "giovani x i giovani" presso l'oratorio salesiano

Piazza Armerina. Si è concluso il progetto “Giovani per i giovani” realizzato dall’associazione Don Bosco 2000 nell’ambito del programma Europeo Gioventù in Azione. Il progetto ha coinvolto e reso protagonisti giovani con età superiore ai 15 anni all’interno di una dinamica educativa che ha avuto lo scopo di renderli protagonisti del progetto. Lo scopo principale dell’azione finanziata per un totale di 9 mila e ottocento euro dall’agenzia nazionale per i giovani è stato è quello di allontanare i ragazzi dalla strada. Quasi tutta l’azione educativa è stata realizzata all’interno dei locali dell’oratorio salesiano di via Garibaldi 75, dove dal 1999 un gruppo di giovani e cooperatori salesiano sta portando avanti un oratorio nello stile dell’animazione salesiana. Il progetto è stato basato sul protagonismo giovanile. Il ragazzi dai 15 anni in su, protagonisti del progetto hanno realizzato dei momenti ludici e laboratoriali sul tema dei diritti dei minori. La prima è coincisa con la preparazione dei ragazzi protagonisti del progetto mentre nella seconda i ragazzi più grandi hanno coinvolto quelli più piccoli realizzando le azioni da animatori. Le attività sono state coordinate dalla tutor del progetto, la psicologa Cinzia Vella. “Grazie ai temi portanti del progetto – dice Cinzia Vella - diritti dei minori e soprattutto integrazione multiculturale, verrranno aumentate tutte le consapevolezze giovanili circa i temi dell’intercultura e della mondialità. Attraverso il laboratori si sono affrontati temi concreti che aiutino l’inclusione sociale delle persone emerginate, siano esse della stessa città o proventianti da altre realtà estere. Le tematiche hanno avuto soprattutto lo scopo si aumentare ed incrementare il senzo di tolleranza dei giovani ed a capire che la diversità è una ricchezza e non un limite. I giovani animatori – conclude la Vella - potranno proporre negli anni successivi la stessa esperienza, magari con altri bambini proveniente dagli ambienti più agiati, che però hanno anche bisogno di approfondire, studiare e prendere coscienza dei valori europei”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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