lunedì 2 febbraio 2009

Venduta la sede dell'associazione nazionale invalidi di guerra.

Piazza Armerina. Undici mila euro e la storica sede dell’associazione nazionale invalidi di guerra della città dei mosaici ubicata nella centralissima Piazza Garibaldi è stata venduta. Ma i soci non ci stanno e presentano una richiesta di convocazione del consiglio comunale per evitare la vendita, anche se ormai, pare troppo tardi. Il presidente Salvatore Capizzi ha notificato la vendita agli iscritti e soci dello storico sodalizio. Fondata durante l'epoca fascista. Diversi personaggi importanti ne sono stati presindeti dal dottor Paternò, al dottor Salemi fino al dottor Pastorelli che con il contributo economico di alcuni soci acquistò la sede. Attualmente l'associazione annovera tra gli iscritti un Grande Invalido di Guerra, Francesco La Delia (nella foto) e diversi invalidi che insieme ai figli (anch'essi regolarmente iscritti) sostengono puntualmente l’associazione con il versamento di quote associative e trattenute sulla pensione dall'Ente preposto. Durante l'assemblea è emersa una forte preoccupazione su quanto appreso da parte dei presenti, quella di essere espropriati al più presto di un bene di assoluto valore storico per comunità di Piazza Armerina. Il Presidente Capizzi, su delega degli inscritti ha dato mandato ad un legale, per impugnare l'atto di compravendita sottoscritto dal Presidente pro-tempore dell'Associazione Prov.le dell'A.N.M.I.G di Enna ed un privato cittadino. Attualmente la sede è priva di energia elettrica. Ai Ciechi e Mutilati ed Invaldi è stato assicurato un pronto intervento da parte del Sindaco Ing. Fausto Carmelo Nigrelli, che si farà carico di fare “luce” su quanto appreso dai soci.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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