mercoledì 4 marzo 2009

E' cominciata la raccolta dei rifiuti. A rilento

Piazza Armerina. Finalmente si è cominciata la raccolta dei rifiuti. A rilento ma è cominciata. Stamattina una ventina di operatori ecologici si sono messi al lavoro per sgombrare le strade dalle centinaia di tonnellate di rifiuti che si sono accatastati nel corso delle ultime settimane. Un lavoro che dovrà continuare per diverso tempo considerato che tutte le strade della città sono stracolti mi sacchetti di plastica. Le prime ad essere liberate le strade del centro storico. Ieri non tutti i mezzi erano comunque operativi a causa del mancato arrivo di una parte di assicurazioni pagate grazie ai 30 mila euro anticipati dal comune. Oggi tutti i mezzi saranno a pieno regime. A presentarsi all’appello mattutino nel capannone di Sicilia Ambiente solo una ventina di operatori ecologici. Il resto, circa un'altra ventina è in malattia. Insomma una situazione per niente facile causata dalla cattiva gestione delle Ato che hanno messo in ginocchio i comuni. Adesso tutti aspettano l’assemblea di giorno 15 marzo in cui i vertici della società d’ambito dovrebbero permettere ai comuni di incassare le bollette dei cittadini. In poche parole, si torna al regime Tarsu (tariffa ambientale rifiuti solidi urbani). I soldi che i cittadini pagheranno andranno direttamente ad impinguare in bilancio comunale con il risultato che i comuni avranno maggiore margine di manovra. Gli operatori ecologici dovrebbero così ricevere senza intoppi i loro emolumenti e le città dovrebbero tornare ad essere più pulite. I netturbini, secondo gli accordi raggiunti ieri tra amministrazione, sindacati e rappresentanti dei lavoratori, dovrebbero ricevere i soldi di qualche mensilità arretrata dal 15 marzo in poi. Se così non sarà gli operatori ecologici giurano di essere nuovamente sui tetti del comune. Quella di salire sui tetti, ormai, nella città dei mosaici è diventata quasi una moda. Negli ultimi tempi, ad inaugurare questa forma di protesta è stato Giuseppe Camerino, seguito poi anche da altri disoccupati. Per ultimo i netturbini che però hanno scelto di cambiare tetto rispetto a quello di Camerino. Non più il tetto della sala del consiglio comunale ma quello dei locali del comune siti in Atrio Fundrò.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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