lunedì 2 marzo 2009

Mons. Pennisi. "Il sindacato non sia sottomesso ai partiti"

PIAZZA ARMERINA. "Il sindacato è chiamato ad essere coscienza della società senza, però, essere indebitamente sottomesso ai partiti". E’ uno dei passaggi più forti dell’intervento del vescovo della diocesi piazzese Michele Pennisi (nella foto), durante l’VIII congresso territoriale della Cisl di Enna e di Caltanissetta. "La grande sfida ed opportunità che la preoccupante crisi economica del momento - ha detto Pennisi - invita a saper cogliere, è di trovare una nuova sintesi tra bene comune e mercato, tra capitale e lavoro. E in questo ambito, significativo è il contributo che possono apportare le organizzazioni sindacali. Il sindacalismo moderno - ha continuato il vescovo - è chiamato non solo a rappresentare e tutelate gli interessi dei propri associati, ma anche ad aprire prospettive di emancipazione e di promozione della dignità delle persone a partire da quelle meno tutelate , come i non occupati, i lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, gli immigrati, i lavoratori con contratti atipici e quelli che sono costretti o hanno un miope interesse a lavorare in nero". "Assieme a tutti i vescovi delle chiese di Sicilia - ha detto il vescovo - faccio un vibrante appello perché superando interessi e dinamiche di parte, si uniscano gli sforzi di tutti per rispondere ai bisogni della popolazione ed aprire orizzonti di speranza per il futuro della nostra società. Invito le Istituzioni pubbliche ad investire maggiori risorse economiche a vantaggio delle fasce più deboli della società, alle famiglie oggi sempre più povere, ed esorto gli amministratori pubblici a mobilitarsi, con particolari programmi di sviluppo, per risolvere gli annosi problemi che toccano le zone più povere del nostro territorio. Soprattutto nel nostro ambiente ritengo necessario che sia messa a fuoco l’esigenza di promuovere un’adeguata cultura della moralità e della legalità. L’illegalità specialmente quando diventa organizzazione e logica di vita, propone modelli esistenziali di sopraffazione e di facile arricchimento, destabilizza il tessuto delle relazioni sociali, inquina i processi della politica e dell’economia".
"Come vescovo armerino a nome dei confratelli sacerdoti e dei molti fedeli laici -aggiunge Pennisi - desidero offrire la collaborazione della comunità ecclesiale nell’aiutare i giovani alla ricerca di un onesto lavoro come diritto-dovere e non come favore clientelare, nell’esprimere solidarietà concreta ai lavoratori in difficoltà, nell’essere vicini agli immigrati attraverso sportelli informativi e centri di accoglienza, nel deciso impegno nel ripudio della violenza e nella prevenzione e nella lotta contro ogni forma di criminalità, nel contrastare la mafia, il pizzo e l’usura attraverso iniziative adeguate, nell’educare soprattutto le nuove generazioni ai valori morali della giustizia, della libertà, della verità, della solidarietà e della pace".
AGOSTINO SELLA

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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