giovedì 19 marzo 2009

Oggi è la festa del Papà. La bellissima lettera di Gian Luigi. Per ritrovare il vero senso della vita.

Caro arch. Sella scusi se la disturbo, puo' anche non pubblicarla, ritenevo doveroso in un momento come questo dove tutti pensano ai cani randagi, alla procrezione assistita, alla crisi economica, alle lotte di potere della politica, richiamare l'attenzione in questa mia mail per ricordare che oggi è un giorno molto importante per le famiglie, oltre ad essere la festa di San Giuseppe, patrono dei lavoratori, è la festa del papa'.
Festa che non viene presa molto in considerazione, vedasi la pubblicita' per la festa della mamma, anche se per noi padri e uomini è l'unico giorno dove abbiamo qualche attenzione rivolta nei nostri confronti, infatti, vorrei ricordare ai piu', che non esiste la festa dell'uomo cosi come quella della donna.
Ma non è questo cio' che voglio far rilevare, ma l'importanza che un uomo, un padre ha per la propria famiglia , sopratutto in un periodo in cui , i valori etici, morali e della famiglia, si sono persi, ove assistiamo all'aumento dei divorzi, delle violenze domestiche, e ad altre angherie e sopprusi a cui figli e mogli devono molte volte sottostare.
Io non ho avuto la fortuna di conoscere mio padre, è morto a pochi giorni dalla mia nascita, l'ho conosciuto in foto, l unica cosa che ricordo sono le frequenti visite al cimitero, ho avuto una madre che è stata splendida ma non è riuscita a colmare l'assenza della figura paterna.
Oggi sono anch'io padre di bellissimi bimbi, i quali ogni anno hanno provveduto a farmi trovare al mio risveglio un regalo, purtroppo al momento sto vivendo un periodo molto brutto della mia vita, a causa di qualche errore personale ho perso il lavoro, quindi certe spese risultano essere superflue, ma nonostante tutto stamani, i miei figli mi hanno donato lo stesso un regalo, fatto stavolta artigianalmente con le loro mani e del cartoncino.
Era un disegno di un angelo con le braccia allargate al massimo con la scritta ti vogliamo bene tanto cosi.
Mi hanno fatto piangere.
Vorrei che tutti capissimo che non vi è cosa piu' bella dell'amore, della famiglia.
Cerchiamo di captare i messaggi dei comandamenti, basta poco per essere felici e dare felicita', gli abiti alla moda , l'ostentata ricchezza, tutto cio' che è accessorio e supefluo, non serve basta una famiglia sana, i soldi quelli che bastano per vivere, questo è l'indispensabile per essere felici lo stesso, ma sopratutto per essere una famiglia.
Gian Luigi

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI