martedì 19 maggio 2009

Attacchini al lavoro. La storia si ripete.

La storia si ripete.
Questo è un pezzo del 31 maggio 2008.
E' inutile scriverne un altro. Tanto sarebbe uguale.
Siamo alle nuove elezione e ci risamo.
Gli attacchini sono al lavoro e la città sarà infestata dai manifesti.
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PIAZZA ARMERINA. 31.5.2008
Con la campagna elettorale è partita anche la stagione d’oro degli attacchini. I candidati alle prossime elezioni del 15 e 16 maggio, bramosi di visibilità, danno mandato ad attacchini, di fortuna, per riempire la città con i manifesti contenenti le loro facce sorridenti. Così, ogni mattina, la città si risveglia con un volto nuovo, ed i suoi muri invasi ogni giorno da volti di candidati diversi. L’unica regola che vige è quella della visibilità. Poi, se i manifesti deturpano palazzi, chiese o paramenti murari, questo, per candidati ed attacchini diventa un fatto secondario. Alcuni esempi sono da citare. La sede dell’ex Inam, un edificio degli anni ’60 ubicato in Piazza Stazione essendo visibile a molti passanti è stato preso di mira dagli attacchini. Ogni mattina ha una facciata diversa. Poi c’è la facciata dell’ex cinema Ariston. Un edificio che alcuni vogliono demolire e altri ristrutturare. Intanto da alcuni anni è circondato da uno steccato alto due metri di tavole di abete che in questi giorni é la meta preferita dagli ttacchini abusivi che prendono ordini dai candidati. Sul secondo livello del cinema Ariston, ad esempio, c’è una fila di manifesti attaccati uno accanto all’altro. I cittadini da un lato sono curiosi di vedere quali saranno le facce che spunteranno l’indomani dall’altro sono disgustati di vedere tutto questo scempio. "Ma chi è che dovrebbe vigilare - dice un cittadino - è il comune oppure altre autorità?". Intanto vista la mancanza di controlli gli attacchini hanno pure cambiato i tempi di attacco. Se prima i manifesti si appiccicavano solo di notte adesso di attacchini ne vedono in giro anche di mattina mentre svolgono "tranquillamente" il loro lavoro.
AGOSTINO SELLA

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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