lunedì 22 giugno 2009

... ma non ci riusciranno.

di Angelo Gallotta


Mettere le mani sull'informazione è sempre stato l'obiettivo di ogni regime di destra, di centro o di sinistra; indipendentemente dall'ubicazione topografica. Ci provò nella scorsa legislatura il governo Prodi col famigerato ddl Levi; e quello di Prodi era più uno stato anarchico che un regime. A maggior ragione ci sta provando il governo attuale su prezioso suggerimento della loggia massonica P2 di Licio Gelli. La libera informazione per Berlusconi è come l'aglio per un vampiro. La stampa internazionale e internet non possono essere imbavagliati facilmente, dunque bisogna trovare un antidoto. Si possono espellere i giornalisti stranieri dall'Iran come dall'Italia, ma non si possono zittire. Il prossimo incontro del G8 di Laquila dev'essere un autentico incubo per il Presidente del Consiglio degli italiani che lo hanno votato, perchè lì ci saranno i giornalisti della stampa estera: per intenderci, quelli che fanno le domande e che non scrivono solo le risposte alle finte domande. Molti giornalisti liberi italiani aderiscono al gruppo “ Disobbedienti per informare. Arrestateci tutti”. A chi fosse interessato alla libera informazione suggerisco di abbonarsi a il Fatto Quotidiano: un giornale di 16 pagine diretto da Antonio Padellaro che uscirà a settembre. Non avrà e non chiederà finanziamenti pubblici. Si avvarrà di un gruppo di firme, tra cui: Marco Travaglio, Pino Corrias e Peter Gomez. Di inviati di punta e di autori satirici che hanno condiviso la lunga battaglia contro il regime berlusconiano, senza sconti per un’opposizione troppo spesso complice. Per abbonarsi basta collegarsi al sito www.voglioscendere.it Bisogna anche capire le ragioni della Casta. O smobilitano e se ne vanno tutti ancor prima di essere cacciati, oppure tirano a campare come possono. Hanno scelto la seconda.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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