venerdì 17 luglio 2009

Condannato in secondo grado il Comune di Piazza per comportamento antisindacale. "Giustizia è stata fatta" questo il commento della Cisl

di Guglielmo Bongiovanni. Il giudice Stefania di Rienzo conferma in secondo grado la condanna del comune di Piazza Armerina nella persona del sindaco Carmelo Nigrelli per comportamento antisindacale. Il segretario provinciale della Cisl Arena “giustizia è stata fatta.” Nel dispositivo della sentenza viene confermato il decreto dell’11 marzo scorso dichiarando antisindacale il comportamento della amministrazione comunale disponendo la rimozione della deliberazione di giunta municipale n. 19 del 23 luglio del 2008 con la quale si costituivano due nuove posizioni organizzative (Protezione Civile e Gestione Risorse Umane) nonché la rimozione della determina sindacale n. 11 del 23 luglio 2008 con la quale si nominava a capo delle due posizioni Walter Procaccianti e Assunta Parlascino. Secondo il tribunale del lavoro nel comportamento dell’amministrazione si configura una comportamento antisindacale e quindi la violazione delle regole in materia di concertazione. Soddisfazione è stata espressa dal segretario provinciale della Cisl che per la seconda volta una sentenza ha dato ragione all’organizzazione sindacale che aveva promosso la vertenza contro il comune di Piazza “Abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia – esordisce il segretario provinciale Arena - ciò che abbiamo sempre chiesto è il rispetto delle regole e delle pratiche concertative, su questo principio il giudice ci ha dato ragione per la seconda volta. Ora chiederemo l’annullamento di tutti gli atti emessi dall’amministrazione comunale che hanno violato l’art. 28 dello statuto dei lavoratori ribadendo la nostra richiesta del ripristino della regole e delle pratiche che disciplinano la concertazione delle decisione della pubblica amministrazione con le organizzazioni sindacali a tutela dei lavoratori.” Nel dispositivo della sentenza si condanna il comune al pagamento delle spese che risultano pari a 1.267,00 euro per diritti e 3.000,00 euro per onorari che vanno ad aggiungersi alle spese del giudizio di promo grado per un totale cira di 7 mila euro.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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