mercoledì 30 settembre 2009

AcquaEnna viola i diritti fondamentali di un essere umano: sconcerto in città!

Vergogna! Un cittadino è stato privato di un bene primario: l’acqua. Vergogna! Ma chi si credono si essere questi presunti signorotti potenti di AcquaEnna’? Oggi è stato compiuto un atto vile contro un cittadino di Piazza Armerina F.M. a cui è stata tagliata l’acqua senza aver ricevuto nessun avviso per presunta morosità. Oggi si è registrato ai danni di un cittadino piazzese l’ennesima ingiustizia di questi signori che scorrazzano in città senza regole e controlli lasciati liberi di fare ciò che vogliono. Questi sono i problemi concreti che vive la città. Oggi Acqua Enna può permettersi il lusso di alzarsi la mattina e privare una famiglia di un bene primario l’acqua. Privare una famiglia: madre, padre e figli, a poter utilizzare un bene per cucinare, per lavarsi, per vivere quel poco di vita dignitosa che ci è rimasta. Oggi questi signori di AcquaEnna, accompagnati dall’indifferenza di chi ricopre incarichi istituzionali, può permettersi il lusso di uccidere una famiglia. Le associazioni dei consumatori hanno già rivolto formale protesta agli organi competenti e questa situazione è il preludio di una guerra che porterà nelle aule di giustizia un contenzioso di immane proporzioni perche ad essere violati questa volta sono i diritti fondamentali di un essere umano che non può comunque essere privato dell’acqua attraverso una decisione unilaterale ed arbitraria dettata solo dalla logica del profitto fine a se stesso. Vergogna!

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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