giovedì 24 settembre 2009

In Baarìa, il capolavoro di Giuseppe Tornatore, un po’ di Piazza Armerina

E’ proprio così!Uno di noi ha collaborato con il grande Maestro del cinema italiano, un piazzese Manuel Boris Pecoraro, sì, il terzo figlio di Santo Pecoraro.
Parlando e ascoltando i suoi amici, così come il nostro interesse di scrivere ci impone, ho scoperto che il giovane Manuel ha collaborato con il Maestro Giuseppe Tornatore, occupandosi di un’aliquota della produzione-organizzazione lavorando nello staff di Giorgio Innocenti, proprio per le scene girate a Bagheria e sui monti delle Madonie. E’ anche presente, in maniera quasi subliminale, in una delle scene del film; Tornatore l’aveva già cercato, d’un tratto, una prima volta per una delle sequenze più significative girate a Bagheria con Michele Placido, ma il traffico baariuoto non consentì a Manuel di raggiungere il set in tempo: peccato!.
Ma la notizia più curiosa –quant’è piccolo il mondo!- è che i due sono legati tra loro dalla comune conoscenza con un grande personaggio del giornalismo italiano: il grande Giuseppe Marrazzo detto Joe, amico del papà Santo; l’uno (G.Tornatore) perché ebbe, collaborando con Marrazzo, la possibilità di farsi conoscere al grande pubblico con il film “Il Camorrista” di cui il giornalista era lo sceneggiatore e l’autore dello stesso libro, l’altro ( Manuel ) perché è stato battezzato nella Parrocchia di San Pietro a Piazza Armerina proprio da Giuseppe Marrazzo e dalla sua splendida Moglie ( La mamma di Piero ).
Infine mi fa schiattare d’invidia, lo confesso, il sapere che il nostro Manuel ha condiviso numerose ore di viaggio in compagnia di Margarhet Madè cooprotagonista femminile di Baarìa: complimenti a Manuel.
Foto in alto: Manuel Boris Pecoraro

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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