Oggi il RAI 3, grazie alla nostra costante antipatica rottura...si è occupato del rientro della testa di Ercolino "u chiazzis", con un servizio sul TG3
Intanto ecco a voi l'intevento di Fioriglio
Un abbraccio
PIAZZA ARMERINA. «Chiedo al sindaco di curare personalmente il rientro della Testa di Ercole Fanciullo e di fare in modo che venga esposto». Continua a far discutere la testa di Ercole Fanciullo, dopo che ieri il direttore del museo archeologico di Agrigento Giuseppe Castellana ha detto che è pronta per essere trasferita nella città dei mosaici. Questa volta ad intervenite è Basilio Fioriglio, 55enne consigliere comunale indipendente ed ex presidente del consiglio comunale del consesso civico piazzese. Dice Basilio Fioriglio: «Chiedo al sindaco Nigrelli di richiedere alla Sovrintendenza di Enna la copia degli atti in cui risultano ufficialmente tutti i reperti ritrovati e catalogati e depositati nei magazzini della nostra città o di altre soprintendenze. Questo per evitare che quando accadono dei fatti come quello in discorso, si possa avere subito la possibilità di controllare direttamente dove siano i beni. Pertanto invito il sindaco, data la preoccupazione che ha generato nei cittadini la notizia sulla scomparsa della testa di Ercole Fanciullo, che ne curi il rientro personalmente, e ritenuta la disponibilità della Sovrintendenza di Agrigento, con la concertazione della Sovrintendenza di Enna e il direttore del Museo della Villa Romana unitamente alla testa della Dama Flavia, ritrovata dai Carabinieri, che almeno per un anno sia esposto nei locali del Centro espositivo di Monte Prestami, affinchè i cittadini ed i turisti possano ammirare di persona il pregio dei reperti che ci hanno fatto soffrire».
Fioriglio, fa anche una analisi della gestione dei beni culturali siciliani: «Da questa vicenda si deduce che i reperti sono depositati senza nessuna catalogazione e forse senza custodia, per questo dobbiamo essere sempre vigili e non abbassare la guardia. Per quanto mi riguarda, farò di tutto per vigilare attraverso il mio ruolo di cittadino e consigliere comunale».
Fioriglio, fa anche una analisi della gestione dei beni culturali siciliani: «Da questa vicenda si deduce che i reperti sono depositati senza nessuna catalogazione e forse senza custodia, per questo dobbiamo essere sempre vigili e non abbassare la guardia. Per quanto mi riguarda, farò di tutto per vigilare attraverso il mio ruolo di cittadino e consigliere comunale».