Nella notte tra il 2 ed il 3 ottobre 2008, nel centro di Piazza Armerina (en) veniva assassinato a colpi d’arma da fuoco e, successivamente ferito – a mo’ di sfregio – al capo, Giuseppe Avvenia, pregiudicato di quel centro.
Le indagini all’epoca condotte portarono all’arresto di La Rosa Giuseppe, La Rosa Roberto e Consoli Aldo, ritenuti responsabili in concorso tra loro di tale efferato delitto. A seguito di tale prima fase investigativa, personale di questa squadra mobile – diretta dal vice questore aggiunto dr. Giovanni Cuciti, del commissariato di p.s. di Piazza Armerina – diretto dal vice questore aggiunto dr. Giancarlo consoli e militari del comando compagnia carabinieri del medesimo centro – comandato dal Capitano Michele Cannizzaro hanno condotto ulteriori attività di indagine, delegate e coordinate dalla procura della repubblica presso il tribunale di Enna, finalizzate alla individuazione di altri individui coinvolti nel delitto.
Infatti, dalle informazioni acquisite dagli uffici investigativi emergevano ulteriori due figure in capo alle quali si concentravano indizi di responsabilità per l’evento.
Venivano, pertanto, avviate indagini, anche di natura tecnica, nei confronti di Lombardo Giuseppe, nato a Piazza Armerina nel 1947, pluripregiudicato, celibe, operaio stagionale forestale e di Magro Giuseppe, nato a Piazza Armerina nel 1949, pluripregiudicato, coniugato, operaio stagionale forestale, ritenendo che i due fossero coinvolti in prima persona anche nelle fasi dell’esecuzione dell’omicidio, il cui movente sarebbe da ricondurre a reiterati dissidi, verosimilmente scaturiti da futili motivi, tra la vittima, particolarmente rissosa, ed alcuni degli indagati, noti per la caratura criminale.
Le attività investigative svolte, supportate da servizi tecnici, esame dei tabulati, escussioni testimoniali e riscontri, hanno consentito di raccogliere incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine all’omicidio in argomento anche a carico dei nominati Magro e Lombardo, tanto che la locale procura della repubblica avanzava richiesta di emissione di ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei predetti, i quali, nella mattinata odierna, venivano tratti in arresto dagli uffici procedenti, in ottemperanza all’o.c.c.c. emessa dal giudice per le indagini preliminari di Enna, in ordine ai reati di omicidio volontario in concorso, porto e detenzione illecita di arma clandestina, detenzione di munizionamento.
Magro e Lombardo, da quanto emerge dalle indagini, avrebbero preso parte al commando che uccise l’Avvenia, allontanandosi poi, repentinamente dal luogo dell’omicidio, a bordo della vettura in uso ad uno dei due, unitamente ad altro indagato già precedentemente tratto in arresto.
Gli arrestati, dopo gli adempimenti di rito, verranno associati presso la locale casa circondariale a disposizione della competente a.g.
Le indagini all’epoca condotte portarono all’arresto di La Rosa Giuseppe, La Rosa Roberto e Consoli Aldo, ritenuti responsabili in concorso tra loro di tale efferato delitto. A seguito di tale prima fase investigativa, personale di questa squadra mobile – diretta dal vice questore aggiunto dr. Giovanni Cuciti, del commissariato di p.s. di Piazza Armerina – diretto dal vice questore aggiunto dr. Giancarlo consoli e militari del comando compagnia carabinieri del medesimo centro – comandato dal Capitano Michele Cannizzaro hanno condotto ulteriori attività di indagine, delegate e coordinate dalla procura della repubblica presso il tribunale di Enna, finalizzate alla individuazione di altri individui coinvolti nel delitto.
Infatti, dalle informazioni acquisite dagli uffici investigativi emergevano ulteriori due figure in capo alle quali si concentravano indizi di responsabilità per l’evento.
Venivano, pertanto, avviate indagini, anche di natura tecnica, nei confronti di Lombardo Giuseppe, nato a Piazza Armerina nel 1947, pluripregiudicato, celibe, operaio stagionale forestale e di Magro Giuseppe, nato a Piazza Armerina nel 1949, pluripregiudicato, coniugato, operaio stagionale forestale, ritenendo che i due fossero coinvolti in prima persona anche nelle fasi dell’esecuzione dell’omicidio, il cui movente sarebbe da ricondurre a reiterati dissidi, verosimilmente scaturiti da futili motivi, tra la vittima, particolarmente rissosa, ed alcuni degli indagati, noti per la caratura criminale.
Le attività investigative svolte, supportate da servizi tecnici, esame dei tabulati, escussioni testimoniali e riscontri, hanno consentito di raccogliere incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine all’omicidio in argomento anche a carico dei nominati Magro e Lombardo, tanto che la locale procura della repubblica avanzava richiesta di emissione di ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei predetti, i quali, nella mattinata odierna, venivano tratti in arresto dagli uffici procedenti, in ottemperanza all’o.c.c.c. emessa dal giudice per le indagini preliminari di Enna, in ordine ai reati di omicidio volontario in concorso, porto e detenzione illecita di arma clandestina, detenzione di munizionamento.
Magro e Lombardo, da quanto emerge dalle indagini, avrebbero preso parte al commando che uccise l’Avvenia, allontanandosi poi, repentinamente dal luogo dell’omicidio, a bordo della vettura in uso ad uno dei due, unitamente ad altro indagato già precedentemente tratto in arresto.
Gli arrestati, dopo gli adempimenti di rito, verranno associati presso la locale casa circondariale a disposizione della competente a.g.
Foto in alto: Giuseppe Lombardo
Foto destra: Giuseppe Magro