sabato 24 ottobre 2009

Il Piano Regolatore e la questione morale

Nel corso di una lezione sui Beni culturali tenuta ieri all’Università del tempo libero il sindaco Carmelo Nigrelli risponde a una domanda rivoltegli da un cittadino aidonese in merito alla presunta bocciatura del Piano Regolatore Generale. Il Sindaco ha replicato affermando che nessun piano è stato bocciato dalla Regione e che il Piano voluto dal prof. Dato “è uno dei migliori piani che i qualificati tecnici del Cru hanno esaminato fino a oggi”. Finalmente abbiamo strappato, seppur casualmente, delle dichiarazioni del sindaco Nigrelli sul principale strumento urbanistico della città. Poche parole che comunque non fanno ancora luce sulla questione morale che oggi esplode con maggior forza coinvolgendo il mondo politico piazzese e tutti coloro che credono nella legalità e nella giustizia. Non saremmo noi a disquisire sulla validità tecnica e urbanistica del piano né tantomeno sui presunti misteri sussurrati. Questo lavoro lo consegniamo, ovviamente, alla Procura della Repubblica. Siamo certi che se sono stati compiuti illeciti questi verranno perseguiti e puniti. Siamo fiduciosi sul lavoro della giustizia e fino a prova contraria eviteremo qualsiasi allusione circa eventuali collusioni del mondo politico e di eventuali livelli di coinvolgimento di diversi settori istituzionali o della cosiddetta società civile. Ma la questione morale rimane aperta e di questo deve farsene carico in primo luogo l’intero consiglio comunale e sul piano della credibilità dell’azione di governo il comandante in capo Carmelo Nigrelli. La città vuole sapere cosa è successo. Vuole sapere le motivazioni che hanno indotto la Regione a chiedere dei chiarimenti sulle procedure deliberative adottate. Vuole sapere se il partito che sostiene il Sindaco o, nella fattispecie, se alcuni dei suoi uomini sono coinvolti. I cittadini vogliono chiarezza, esigono chiarezza. Del resto, caro Sindaco, ciò potrebbe rappresentare una garanzia per costoro che hanno il giusto diritto a difendersi nei luoghi opportuni ma senza servirsi di posizioni istituzionali dominanti. Sindaco questa oggi è la questione morale che vive la città. Lo dica chiaramente e smentisca tutto se le cose stanno in maniera diversa. Al di la delle appartenenze politiche, delle differenze, delle posizioni assunte in questo anno e mezzo di suo governo saremmo felici di scrivere che è tutto falso; che la legalità e la moralità è priorità che caratterizza la sua azione politica e quella del suo governo. L’appello va rivolto a tutti i protagonisti del mondo politico piazzese, a qualunque titolo e posizione ricoperta. Nascondere tutto significherebbe legittimare un modo vecchio di fare politica. Quel vecchio modus operandi denunciato da Enrico Berlinguer, che lei signor Sindaco sicuramente ricorda, quando sulle prime pagine di un giornale chiamava i partiti “macchine di potere” aggiungendo che “tutte le operazioni che compiono le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica.” Sindaco e Consiglieri Comunali decidete voi come un giorno vorrete essere ricordati quando inevitabilmente le luci dei riflettori si spegneranno e calerà il buio.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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