lunedì 2 novembre 2009

Espositori di equini e canidi non devono pagare la Cosap. Questa la proposta della giunta Nigrelli alla crisi della fiera del bestiame

L’assessore alle attività produttive Teodoro Ribilotta propone al consiglio comunale la modifica dell’articolo 16 del regolamento della fiera del bestiame vigente che si svolge a fine mese nell’area dell’ex Siace. Questa è la prima timida risposta delle istituzioni al calo delle presenze che sembra registrarsi per il tradizionale appuntamento con una delle fiere più importanti che ancora oggi non riesce a decollare. Nel documento di giunta si legge che sarà proposta al consiglio comunale l’esonero del pagamento della Cosap per gli allevatori ed espositori di canidi ed equini. Nel provvedimento votato si da ragione agli espositori a titolo dimostrativo che da mesi chiedono l’esonero del pagamento della Cosap “Visto quello riferito dagli allevatori ed espositori di canidi e equidi che partecipano alla fiera solo a scopo dimostrativo e non per porre in vendita gli animali, visto che molti hanno deciso di non partecipare per non sostenere delle spese che non possono essere recuperate e visto che la loro assenza determina un calo di presenze come accertato nel corso delle varie manifestazioni mensili” si propone la modifica dell’articolo 16 del regolamento. Dopo diverse edizioni sembra che la giunta Nigrelli abbia preso atto che qualcosa andava cambiato per tentare di risollevare le sorti di una delle manifestazioni più importanti che ha vissuto la città nel passato ma che sembra ancora oggi non registrare quel successo che la possa riportare agli antichi fasti del passato. Come è noto il regolamento sulla fiera prevede in uno dei suoi articoli che gli allevatori devono pagare 10 euro se portano alla fiera un solo animale, 30 euro se portano più di un animale. Gli espositori, poi, sono tenuti, al pagamento della Cosap per un importo pari a 50 euro.
Foto in alto: Teodoro Ribilotta assessore alle attività produttive

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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