giovedì 25 marzo 2010

Il film su Giorgio Boris Giuliano sarà destinato alle scuole "Cultura della legalità e lotta alla mafia" l'obiettivo dell'amministrazione Nigrelli

Il film su Giorgio Boris Giuliano sarà destinato alle scuole per divenirne materiale didattico ed educativo che abbia, come cardini concettuali e di vita, la cultura della legalità e la lotta alla mafia gli aspetti predominanti. Visibilmente commosso il sindaco della città Fausto Carmelo Nigrelli ha annunciato l’iniziativa “Crediamo che il film debba essere destinato in primo luogo a tutti i nostri giovani. Una sorta di memoria collettiva che possa, attraverso il racconto fatto da amici, colleghi, cittadini comuni, far conoscere chi era Boris Giuliano.” I massimi vertici della Polizia di Stato, a cominciare dal questore di Enna Patanè e dal vicequestore e capo della polizia di Piazza Armerina Giancarlo Consoli, erano presenti alla prima del film “Sopralluoghi per un film su un poliziotto ucciso” andato in scena presso il teatro Garibaldi. Presenti anche i Carabinieri e la vedova del Vicequestore ucciso il 21 luglio del 1979. Presente anche la figlia del fratello di Boris, Emanuele Giuliano, il cui impegno contro la mafia nella scuole della Sicilia è noto a tutti. Il film diretto dal registra Massimo Greco ha visto la partecipazione di un cast tecnico e artistico, composto da professionisti tutti siciliani, che ha deciso di sposare questo progetto low budget che ha, inoltre, ottenuto il patrocinio dell’Associazione Nazionale Magistrati, della Questura di Palermo, del Comune di Piazza Armerina (En) e della Fondazione Progetto Legalità. “Non è facile scrivere la storia di uno sbirro, soprattutto uno sbirro della squadra mobile di quei neri anni ’70 – racconta il regista - Un uomo che con arguzia, intelligenza e lungimiranza, osservando la inesorabile ascesa dei corleonesi, giunge ad intuire che il mondo dell’alta finanza era diventato la piazza nella quale la mafia poteva ripulire, riciclare e quindi reinvestire il denaro sporco dei suoi affari e della droga.” Un film, un racconto corale, che attraverso i ricordi di chi ha conosciuto il “poliziotto” e i sentimenti di un pezzo di città che lo ha amato come uomo, si pone l’obiettivo che ciò possa diventare memoria collettiva. Oltre 30 testimoni, tra i quali i familiari, gli agenti di polizia, i colleghi della squadra mobile, i giornalisti e, ancora, chi aveva condiviso o sfiorato la quotidianità dello “sceriffo”. Le riprese sono state effettuate interamente a Palermo, dove il 21 luglio dello scorso anno, in occasione del trentennale dalla morte di Giuliano, il film è stato proiettato. Tra i protagonisti, Vincenzo Ferrera, attore palermitano, nei panni di Marcello, giornalista siciliano che accetta l’incarico affidatogli da un regista, il quale gli propone di cercare materiale sul vice-questore Giorgio Boris Giuliano per farne successivamente un film. Il ruolo di Monica, la compagna di Marcello, è stato affidato a Virginia Alba, affermata attrice teatrale siciliana. Lei è lo specchio. Lei è la possibilità di confronto, dialogo, scoperta. Fabio Palma, anche lui attore palermitano professionista, sarà Claudio, giovane poliziotto e amico d’infanzia di Marcello, e di pianerottolo, che, col tempo, conoscerà meglio la figura di Giorgio Boris Giuliano e ne riconoscerà la statura e la valenza umana.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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