venerdì 1 gennaio 2010

Il democratico Bascetta per il 2010

Il fine anno, di solito, è tempo di bilanci e di risultati, ma se i cittadini e i lavoratori piazzesi dovessero, in maniera viscerale e cruda, fare un bilancio dal punto di vista economico e occupazionale dell’anno che testè è passato alla storia, non è che avrebbero tanto di cui rallegrarsi: aziende e fabbriche che hanno chiuso, altre decine di con similari sull’orlo del collasso, centinaia di lavoratori appartenenti ai servizi esternalizzati ( tutti figli di quella tanto osannata privatizzazione che avrebbe dovuto portare efficienza, trasparenza e risparmio!) vicini al baratro del licenziamento (i lavoratori del CUP dell’ASL4 ne sanno qualcosa), accordi quadro su interventi integrativi a favore dei senza lavoro che stenta alquanto a decollare, precari della scuola ancora più precari di prima, forestali dibattuti tra l’eterno dilemma di una condizione di “stagionali” e di un diritto a un vero contratto di lavoro con in mezzo quei pochi “eletti” che riescono a passare a “tempo indeterminato”, dipendenti della Sicilia Ambiente che non riescono a ricordare più l’ultima busta paga e il relativo periodo di riferimento, dipendenti comunali che si vedono restringere i fondi di salario accessorio ( che per la cronaca è l’unica fonte e possibilità per potere fare lievitare il “luculliano, pantagruelico e trimalcionico” stipendio comunale) e allargare la compagine dirigenziale, il personale precario finanche privato della possibilità di integrare il già dimezzato salario, con una organizzazione del lavoro inesistente e che fa acqua da tutte le parti, con lavoratori demotivati e stanchi di essere al centro di un “processo di stabilizzazione” che tarda ad arrivare con una “sindrome d’attesa” che ricorda il “Godot” di beckettiana memoria. Stiamo chiedendo, a gran voce, la programmazione e la riorganizzazione degli uffici comunali che permetta di potere rendere snello e dinamico il rapporto con i cittadini senza le brutture quotidiane di non potere esaudire le sempre più impellenti richieste amministrative e gestionali perché “il collega è in ferie”,…o del tipo, “mi dispiace ma non posso fare niente perché la porta dell’ufficio del mio collega è chiusa e io non ho la chiave”….”non so se ce ne occupiamo noi”…”provi a tornare domani sul tardi”…Non è ammissibile, nella pubblica amministrazione, la “vacatio potestatis”, non è accettabile né legale…I cittadini hanno bisogno di risposte e noi le dobbiamo dare, in tempi ragionevoli e in maniera esaustiva. Per non parlare dei servizi essenziali, quelli, per capirci, che riguardano l’acqua, la spazzatura, il gas, le poste, ambiti di battaglie quotidiane tra il cittadino disarmato e inerme e il Sistema Privatizzazione che tutto può e nulla deve giustificare. Ti possono “tagliare” come e quando vogliono loro ma tu non puoi fare niente, nemmeno cercare di difenderti o giustificarti, a meno che tra qualche giorno non ci scappi il morto. Poi saremo tutti bravi a dire che tutto era sbagliato, che si doveva “prevenire”, che si poteva evitare. Come O.S. abbiamo chiesto una conferenza dei capi gruppo da più di tre mesi proprio per chiedere l’indizione di un consiglio comunale straordinario che sortisse la decisione di una sollecita “sospensiva” di ogni taglio indiscriminato di utenza dell’acqua e che si verificasse il tutto caso per caso. Eravamo ancora ben lontani dal fatidico 7 dicembre 2009, data famigerata oltre la quale non si poteva andare per sanare la condizione di insolvenza. Ebbene sono passati quei tre mesi e ancora aspetto la convocazione. Complimenti!...Complimenti davvero!....Però per i debiti fuori bilancio derivanti da somme da dare in qualità di onorario a legali e procuratori si è trovato il tempo di fare ben più di un consiglio comunale straordinario!...Pagare i nostri debiti è meritorio ma pensare a come tutelare le casalinghe, le mamme e i poveri disgraziati dal taglio indiscriminato dell’acqua lo è altrettanto!....O no?...Sono state emanate delle sentenze da parte della Corte Costituzionale e questi signori continuano imperterriti a tagliare a destra e a sinistra….Ma c’è una Giustizia alla quale il cittadino comune possa appellarsi?...Il Presidente dei Comitati Cittadini Ennesi, avv. Carlo Garofalo, ha chiesto di potere interloquire con l’Amministrazione Comunale. Perché non lo si ascolta e tutti insieme non cerchiamo di trovare una soluzione a questa incresciosa problematica?...del resto, tolti quei quattro soliti furbacchioni che non vogliono pagare i servizi ( e vi posso garantire che non certo tra i nulla tenenti o i meno abbienti!), la stragrande maggioranza dei piazzesi vuole regolarizzare la propria posizione di utente e vuole pagare il dovuto. Ma solo quello, non un centesimo di meno non un centesimo di più. E, c’è di più, cari piazzesi!....Come O.S. COBAS chiedo pubblicamente che l’Amministrazione pretenda il rilascio della certificazione di potabilità dell’acqua da parte degli organi sanitari preposti. O anche questo è chiedere troppo?.....Acquaenna mi fa pagare l’acqua a peso d’oro ( una delle più care del mondo); ebbene che me la dia almeno potabile!
Luigi Bascetta
Coordinatore Provinciale COBAS

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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