Raggiungiamo il sindaco Nigrelli sul telefonino per porgli alcune domande sulla problematica del PRG e dell’avviso di garanzia pervenuto ad alcuni collaboratori in relazione alla fase di adozione del PRG quando essi erano Consiglieri comunali di opposizione.
«L’approvazione da parte dell’Assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente e da parte del CRU del Piano regolatore è un atto importantissimo per il quale in questi diciotto mesi abbiamo lavorato costantemente e con decisione. Il documento finale degli uffici palermitani e del Consiglio regionale dell’Urbanistica confermano la bontà e la correttezza del Piano. Solo state fatte solo piccolissime modifiche del tutto marginali alle quali, se lo riterremo necessario e opportuno, potremo controdedurre nei prossimi giorni, di concerto con il Consiglio comunale. Dopodiché il Piano verrà approvato con decreto assessoriale e pubblicato in Gazzetta. Sarà una marcia in più per partecipare ai bandi regionali sperando un impasse che ha fortemente penalizzato la nostra città che ha impiegato 15 anni per avere il nuovo PRG.»
Ma alcuni tuoi collaboratori sono stati raggiunti da un avviso di garanzia proprio per l’adozione del Piano quando erano consiglieri comunali. Vengono accusati di non essersi dichiarati incompatibili.
«Dal momento che alcuni cittadini avevano fatto un esposto, era naturale che venisse emesso un avviso di garanzia agli interessati. Personalmente ho piena fiducia nella equità dei giudici e, soprattutto, ho grande stima e piena fiducia nella onestà e correttezza dei miei collaboratori. In particolare posso dire, avendo letto i documenti nelle settimane scorse, che il loro comportamento da Consiglieri comunali non solo è stato corretto, ma responsabile, poiché ha portato all’approvazione di un documento di pianificazione generale assolutamente indispensabile per il Comune sconfiggendo coloro che, anche utilizzando il loro ruolo politico, hanno volutamente ritardato il PRG, nelle varie fasi, a vantaggio di interessi di singoli»
«L’ordinamento degli enti locali siciliano – aggiunge Nigrelli – dice che gli amministratori devono astenersi dal prendere parte al dibattito e alla votazione di delibere che riguardano interessi propri o di loro parenti. Questo obbligo non c’è se sono in discussione provvedimenti di carattere generale come i piani regolatori. Non entro nello specifico, ma quanto contestato agli ex consiglieri comunali non ha per nulla carattere specifico e individuale, ma assolutamente generale e oggettivo. In qualche caso i contenuti degli esposti sono secondo me addirittura risibili.»
«L’approvazione da parte dell’Assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente e da parte del CRU del Piano regolatore è un atto importantissimo per il quale in questi diciotto mesi abbiamo lavorato costantemente e con decisione. Il documento finale degli uffici palermitani e del Consiglio regionale dell’Urbanistica confermano la bontà e la correttezza del Piano. Solo state fatte solo piccolissime modifiche del tutto marginali alle quali, se lo riterremo necessario e opportuno, potremo controdedurre nei prossimi giorni, di concerto con il Consiglio comunale. Dopodiché il Piano verrà approvato con decreto assessoriale e pubblicato in Gazzetta. Sarà una marcia in più per partecipare ai bandi regionali sperando un impasse che ha fortemente penalizzato la nostra città che ha impiegato 15 anni per avere il nuovo PRG.»
Ma alcuni tuoi collaboratori sono stati raggiunti da un avviso di garanzia proprio per l’adozione del Piano quando erano consiglieri comunali. Vengono accusati di non essersi dichiarati incompatibili.
«Dal momento che alcuni cittadini avevano fatto un esposto, era naturale che venisse emesso un avviso di garanzia agli interessati. Personalmente ho piena fiducia nella equità dei giudici e, soprattutto, ho grande stima e piena fiducia nella onestà e correttezza dei miei collaboratori. In particolare posso dire, avendo letto i documenti nelle settimane scorse, che il loro comportamento da Consiglieri comunali non solo è stato corretto, ma responsabile, poiché ha portato all’approvazione di un documento di pianificazione generale assolutamente indispensabile per il Comune sconfiggendo coloro che, anche utilizzando il loro ruolo politico, hanno volutamente ritardato il PRG, nelle varie fasi, a vantaggio di interessi di singoli»
«L’ordinamento degli enti locali siciliano – aggiunge Nigrelli – dice che gli amministratori devono astenersi dal prendere parte al dibattito e alla votazione di delibere che riguardano interessi propri o di loro parenti. Questo obbligo non c’è se sono in discussione provvedimenti di carattere generale come i piani regolatori. Non entro nello specifico, ma quanto contestato agli ex consiglieri comunali non ha per nulla carattere specifico e individuale, ma assolutamente generale e oggettivo. In qualche caso i contenuti degli esposti sono secondo me addirittura risibili.»
Agostino Sella