Gela insegue il sogno di diventare la decima provincia siciliana e invita Caltagirone a salire su questo «treno».
Per Caltagirone potrebbe essere anche l'ultimo. Il progetto, sarebbe poi quello di due personaggi illustri, come Luigi Sturzo e Salvatore Aldisio, e dovrebbe materializzarsi nel nome di Calta-Gela. E' un disegno su cui sta già lavorando la classe dirigente di Gela.
Per Caltagirone potrebbe essere anche l'ultimo. Il progetto, sarebbe poi quello di due personaggi illustri, come Luigi Sturzo e Salvatore Aldisio, e dovrebbe materializzarsi nel nome di Calta-Gela. E' un disegno su cui sta già lavorando la classe dirigente di Gela.
Nel centro nisseno si è messa in moto la macchina organizzativa che, sotto forma di un movimento, bussa alle porte di Caltagirone.
L'idea potrebbe assumere una forma quadrimensionale, coinvolgendo realtà come Piazza Armerina e Licata. Il disegno geografico ingloberebbe il sud delle province di Caltanissetta, Catania , Enna e Agrigento.
Per l'europarlamentare del Pd, Rosario Crocetta e il parlamentare regionale del Pd, Miguel Donegani non è fantapolitica.
"La legge sui liberi consorzi lo prevede - dice l'on. Donegani - Abbiamo già intrapreso incontri su base regionale. Serve un'intelligenza politica che non anteponga campanili. L'obiettivo è raggiungibile con un ddl integrativo. Ci stiamo impegnando a coinvolgere i sindaci delle città interessate". La città di Niscemi, che sfiora i 30 mila abitanti, ha già formalmente aderito. "Si,
Niscemi è pronta - dice Franco Di Dio, membro della segreteria provinciale del Pd - e speriamo che faccia altrettanto Caltagirone. Niscemi, già negli anni 80, aderì al progetto Provincia del Calatino. Oggi il tetto sarebbe quello di 300 mila abitanti". La parola all'europarlamentare del Pd, Rosario Crocetta: "Città come Caltagirone e Gela - dice - che godono di specificità, potrebbero avviare una nuova politica, ma penso anche a Licata e Piazza Armerina.
Queste città, che sono il sud di quattro province, necessitano di nuovi modelli di sviluppo. Credo che ci possiamo lavorare. Io, personalmente, sono impegnato a farlo. La questione la porremo nell'agenda del governo regionale". Il commissario Mpa di Gela, Francesco Iudica:
"Va avviato un confronto serio - dice - e non va posto il carro davanti ai buoi. Bisogna fare crescere i due territori attuando azioni in tutti gli ambiti: sanità, beni culturali e turismo, per crescere con progetti concreti". Ascoltiamo il sindaco di Caltagirone, Francesco Pignataro: "Siamo delusi perché l'obiettivo Provincia, a lungo inseguito, non è stato mai raggiunto. Ribadiamo la nostra piena disponibilità ad accrescere i rapporti di collaborazione con i territori circostanti. Ciò potrà avvenire valorizzando gli elementi che, specie nei settori beni culturali e ambientali , ci legano a Piazza Armerina, Aidone e Gela".
da La SiciliaNiscemi è pronta - dice Franco Di Dio, membro della segreteria provinciale del Pd - e speriamo che faccia altrettanto Caltagirone. Niscemi, già negli anni 80, aderì al progetto Provincia del Calatino. Oggi il tetto sarebbe quello di 300 mila abitanti". La parola all'europarlamentare del Pd, Rosario Crocetta: "Città come Caltagirone e Gela - dice - che godono di specificità, potrebbero avviare una nuova politica, ma penso anche a Licata e Piazza Armerina.
Queste città, che sono il sud di quattro province, necessitano di nuovi modelli di sviluppo. Credo che ci possiamo lavorare. Io, personalmente, sono impegnato a farlo. La questione la porremo nell'agenda del governo regionale". Il commissario Mpa di Gela, Francesco Iudica:
"Va avviato un confronto serio - dice - e non va posto il carro davanti ai buoi. Bisogna fare crescere i due territori attuando azioni in tutti gli ambiti: sanità, beni culturali e turismo, per crescere con progetti concreti". Ascoltiamo il sindaco di Caltagirone, Francesco Pignataro: "Siamo delusi perché l'obiettivo Provincia, a lungo inseguito, non è stato mai raggiunto. Ribadiamo la nostra piena disponibilità ad accrescere i rapporti di collaborazione con i territori circostanti. Ciò potrà avvenire valorizzando gli elementi che, specie nei settori beni culturali e ambientali , ci legano a Piazza Armerina, Aidone e Gela".
GIANFRANCO POLIZZI