martedì 2 febbraio 2010

Da Giuseppe Sanalitro. Il sistema delle ATO

Gentile Agostino,
un'inchiesta del Quotidiano di Sicilia, nell'ultimo numero di gennaio 2010, riassume con chiarezza la situazione delle Ato in Sicilia.
Vale certo la pena fermarcisi sopra per una riflessione. Ognuno possa trarne le proprie considerazioni... con la giusta amarezza, naturalmente.

Il 12 ottobre 2009, in occasione della conferenza regione-Autonomie locali sono venuti fuori i seguenti dati:

1) 270 mln di Euro sono le anticipazioni ai comuni da destinare alle Ato
2) 114 mln di Euro la somma prelevata finora dal fondo di rotazione
3) 4,9 mln di Euro il compenso dei Cda prima della riduzione del numero dei consiglieri
4) 27 le società Ato in Sicilia distribuite in 9 province (per un tot di 5 mln di abitanti)
5) 12 le Ato in Lombardia, una per provincia (10 mln di abitanti)
6) 9 le Ato in Emilia Romagna (4 mln di abitanti)
7) 2 febb. 2009, il disegno di legge di riforma delle Ato rimane lettera morta a causa della crisi all'Ars

Sono numeri che rivelano la logica spartitoria che ha dato l'imprinting ad un sistema costruito con società d'Ambito ormai in profonda crisi finanziaria e senza alcuna capacità di garantire il servizio.Un indicatore per tutti è la percentuale bassissima di raccolta differenziata, anche rispetto al resto del sud Italia.
Il Sistema è anomalo nel numero e nella natura dei propri soggetti. Gli Ambiti territoriali ottimali sono infatti gestiti da Spa a capitale pubblico i cui unici soci sono i comuni e le province che, tuttavia, non esercitano alcun reale controllo sui Cda.
L'inserimento della forma privata nella gestione di un servizio pubblico basilare, come quello dei rifiuti, ha costituito una scelta quanto meno singolare; in Lombardia, per esempio, è stata scelta la forma della convenzione di cooperazione tra comuni e province senza la creazione di alcuna sovrastruttura, mentre in Emilia Romagna sono state create semplici agenzie presiedute dagli stessi presidenti delle province.
I conti dalle nostre parti sono presto fatti: 27 consigli di amministrazione con 7 consiglieri ciascuno. Solo nel 2006 la spesa complessiva per il loro mantenimento ha sfiorato i 5 mln di Euro. Per fortuna una legge nazionale ha ridotto il numero dei componenti dei Cda in tutte le società a partecipazione pubblica. Ma il danno ormai è compiuto.
La Corte dei Conti, inoltre, è stata esplicita sulle Ato: "non hanno - si legge nella relazione che accompagna la delibera n. 32/2008 - alcun know how né alcuna managerialità, nè alcuna esperienza, nè mezzi, in quanto strutture promosse da pubbliche amministrazioni raccogliendo proprio personale (a cui è stato mutato il modello contrattuale con ulteriore spese) e propri vecchi mezzi e creando delle governance di scelta sostanzialmente politica".
Insomma, scelte politiche che ahnno dato vita ad un sistema privato che succhia denaro pubblico attraverso il Fondo di rotazione, uno strumento per le emergenze rifiuti istituito con L.r. 19/2005 per mettere una pezza sulle criticità del sistema Ato. Un "carrozzone politico" contro cui ogni tentativo di riforma risulta vano.
Le società d'Ambito infatti vanno avanti per la loro strada, continuano ad accumulare debiti senza che mai se ne dichiari il fallimento: i bilanci, infatti, risultano in regola, ma di fatto sono "dopati" in quanto nelle voci attive vengono contabilizzati i crediti relativi alle bollette sui rifiuti, non pagate dai cittadini. Quest'ultime, rincarate mediamente del 300 % non verranno con molta probabilità mai pagate e quei crediti mai recuperati fino al termine di prescrizione, similmente a quanto già accaduto nel 2004.

dall'articolo di A. Petralia

Giuseppe Sanalitro

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI