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ma tecnicamente non ha nulla da invidiare a nessun altro giocatore incontrato nella stagione. voglio ringraziare i tre nuovi acquisti di dicembre i quali entrati nello spogliatoio in punta di piedi ma si sono rivelati importantissimi e parlo di Rizzo – Guerrera – Arancio che con la loro esperienza maturata nelle loro lunghe carriere si sono fatti sentire molto sia tecnicamente che caratterialmente. pur ultimo non perché meno importante , ma perché vorrei fare un discorso a parte , il portiere il piccolo grande Andrea Di Carlo , si è trovato dopo poche partite ad essere il portiere titolare , un ragazzo che io avevo avuto nella giovanili, ma privo di esperienza per affrontare un campionato come quello di c2 di calcio a5 ma lui si è dimostrato non solo all’altezza del compito , ma molto piu’ maturo di suoi 17 anni . ma il ringraziamento piu’ grande va ai miei collaboratori , al mio vice Carlo romano , il quale è stato molto discreto e molto silenzioso, un ragazzo di una grande intelligenza e personalità , senza di lui non saprei se ci saremmo salvati, e i miei due dirigenti Davide Cuzzolaro e Marco Lo Monaco, i quali si sono prodigati, sia in campo che fuori, facendo da ambasciatori in tutti i campi calcati, devo dire che siamo stati un bellissimo gruppo. ma voglio fare due appunti: il primo riguarda l’amministrazione, infatti se da una parte debbo ringraziare pubblicamente Totò Trumino per la grande collaborazione mostrata nei nostri confronti così come dello sport piazzese in generale, dall’altra non posso essere ugualmente soddisfatto del comportamento e del disinteresse mostrato dall’assessore Di Prima , il quale mi aveva promesso personalmente dei giubbotti antipioggia così come aveva fatto con la squadra di basket del coach Barravecchia, per poi sparire nel nulla: la considerazione è che aldilà dei rapporti personali, un’amministrazione che si rispetti non dovrebbe fare due pesi due misure . L’ultimo appunto lo vorrei fare al pubblico che ci veniva a vedere , il quale non è stato il sesto uomo, infatti se da una parte c’era una ristretta percentuale che ci sosteneva, dall’altra una consistente parte gioiva a vederci perdere , e di questi nè la squadra nè lo sport in generale ha bisogno.
Giuseppe Diana