Piazza Armerina. “Per evitare che rimanga un miraggio apriamolo immediatamente con l’ausilio delle associazioni di volontariato”. Basilio Fioriglio e Renato Incardona incalzano il sindaco con una lettera in cui lamentano una generalizzata mancanza di protagonismo da parte della cittadina piazzese. Dicono entrambi: “Dobbiamo approfittarne ed aprirlo questa estate, purtroppo le promesse fatte da Giudo Meli e dall’assessore Messineo restano promesse da marinaio
. Addirittura, per la mancanza di un museo, siamo costretti ad ammirare la nostra Dama Flavia, trovata alla Villa Romana, al museo Varisano ad Enna. Con piacere abbiamo appreso della sua apertura. Parimenti ci congratuliamo con la Città di Aidone, per l’azione intrapresa nel pubblicizzare il proprio museo ed i propri beni archeologici. Di contro – continuano Fioriglio ed Incardona che fanno gruppo unico in consiglio comunale - dobbiamo constatare che l’apertura nella nostra Città del Palazzo Trigona, dopo i già completati lavori di ristrutturazione è destinato a “ Museo del Territorio del Parco”, resta un miraggio. Si deve restituire a Piazza Armerina e ai Piazzesi il Palazzo Trigona. La Città non può più aspettare. Per questo ritorniamo sulla proposta promossa nel Consiglio Comunale del 16.12.2010, con oggetto apertura del Palazzo Trigona, adesso in occasione di “ Piazza D’Estate”. Ogni giorni di ritardo è un danno per la Città, non possiamo permetterci di perdere posizioni. avremmo dovuto nel frattempo di questa lunga “agonia “, consolidarci in modo che i turisti ci conoscono, (non solo per i Mosaici della Villa Romana del Casale ) e dopo averci visitato ritornino, migliorando i servizi, il sistema delle informazioni, le strade e soprattutto provvedendo alla pulizia del territorio e dei palazzi architettonici e dei monumenti. Una vergogna che non siamo riusciti a cancellare, colpa della nostra mancanza di senso civico, ma anche di noi classe politica che non abbiamo mai affrontato il problema seriamente. Abbiamo dei luoghi bellissimi, siamo pieni di arte, di tesori archeologici e di paesaggi. Il turismo è l’unica industria della nostra Città. Se Piazza Armerina diventa un territorio oltre che bello, anche pulito vedremo più gente tornare, c’è una base che noi chiamiamo clientela che si allarga di anno in anno, se curata, perché la migliore pubblicità è quella dei clienti. E’ necessario - concludono Fioriglio ed Incardona - conoscere, con minuziosa catalizzazione quanti e quali beni archeologici la Città “possiede” e dove sono depositati, ed avviare la procedura per la restituzione. Riteniamo sempre valide le proposte con le note sopra richiamate , di coinvolgere Enti – Banche ed Industrie, con contributi – “ sponsor “ per finanziare l’apertura, non dimenticando di coinvolgere le famiglie nobiliari Piazzesi e non che saranno ben lieti di esporre i propri Tesori al pubblico ed in un contesto importante come il Palazzo Trigona”.
Agostino Sella