MESSAGGIO
PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA DEI BAMBINI VITTIME DELLA VIOLENZA, DELLO SFRUTTAMENTO, DELL’INDIFFERENZA
25 Aprile 2010
In occasione della Giornata della Memoria dei Bambini vittime della violenza dello sfruttamento e dell’indifferenza e contro la pedofilia, promossa da 14 anni dalla benemerita associazione Meter, desidero assicurare la mia compartecipazione a tutte le iniziative di preghiera e di azione che si terranno dal 25 aprile alla prima domenica di maggio.
Mi auguro che la celebrazione di questa giornata possa sollecitare una maggiore attenzione e un intenso impegno nella pastorale ordinaria della Chiesa a favore dei bambini.
Il tema scelto quest’anno “Povertà e minori. Responsabilità condivise” è di una grande attualità. Gli abusi e le violenze nei confronti dei minori dipendono spesso dall’estrema povertà di tante famiglie anche della nostra società e dalla povertà spirituale , morale ed affettiva di persone ricche schiave dell’idolo del sesso e del denaro che diventano corruttori e sfruttatori di bambini innocenti.
Dobbiamo ricordare sempre le parole di Gesù nel Vangelo: "Se uno accoglie un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Ma se uno sarà di scandalo a uno di questi piccoli che credono in me, è meglio per lui che gli sia legata al collo una mola da asino e sia precipitato nel fondo del mare".
La violenza sui bambini è un peccato contro Dio e un grave reato che richiede azioni concrete affinché non accadano mai più atti così esecrabili.
Come ha affermato Benedetto XVI, a cui va la nostra profonda solidarietà per i pretestuosi attacchi al suo fermo e illuminato atteggiamento nel denunciare la pedofilia , questo peccato scandaloso, che tradisce il patto di fiducia inscritto nel rapporto educativo, acquista una gravità ancora maggiore se commesso da una persona consacrata ed è un reato che, accertata la verità dei fatti, bisogna denunziare senza tentennamenti e minimizzazioni collaborando con le autorità costituite nel reprimerlo.
Mi associo al Consiglio Permanente della CEI nell’esprimere sgomento per l'infanzia violata e per riaffermare la vicinanza alle vittime di abusi e ai loro famigliari. La misericordia verso quanti hanno sbagliato implica da parte loro il sottomettersi alle esigenze della giustizia umana e il rispondere davanti a Dio del loro grave peccato.
Mentre esprimo riconoscenza all’associazione Meter per l’impegno continuo per prevenire e denunziare simili delitti invito le famiglie, la scuola, la società civile, i mezzi di comunicazione sociale, le comunità ecclesiali a riflettere su alcuni aspetti negativi della nostra società e ad aprirsi all’accoglienza e al rispetto della vita e dei diritti soprattutto dei minori.
Vi invito a pregare particolarmente per Giuseppe e Andrea, i due bambini di Gela annegati dalla madre in preda alla disperazione e per tutti gli innocenti uccisi e violentati ma anche per i loro assassini e violentatori perché trovino la strada di una profonda conversione e della riparazione, per quanto è umanamente possibile, del male fatto.
La preghiera deve tradursi in impegno quotidiano di accoglienza, di aiuto, di servizio a favore di tutti i bambini del mondo, nella certezza che ciò che avremo fatto per questi "piccoli" lo avremo fatto a Gesù.
Vi benedico nel Signore.
+ Michele Pennisi
Vescovo di Piazza Armerina