sabato 7 agosto 2010

Bruciato un cassonetto nel quartiere Monte

Bruciati altri cassonetti dell’immondizia. Questa volta ignoti hanno agito in via Costa Vallone nel cuore dello storico quartiere Monte. Una zona da alta densità abitativa. L’unico cassonetto di raccolta dei rifiuti solidi urbani è stato completamento dato alle fiamme. Sono più di 60 i contenitori dei rifiuti solidi urbani che negli ultimi anni sono andati in fumo. E nonostante le richieste dell’azienda che si occupa del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, non possono essere rimpiazzati visto la crisi economica in cui versa l’Ato rifuti. Perché? Cosa ci sta dietro? Un gesto di sconsiderati oppure dietro queste azioni si nasconde l’interesse di mafiosi o criminali con l’obiettivo di proteggere gli interessi di qualcuno? Lo scenario è inquietante. I disservizi causati alla città sono enormi e il numero dei contenitori attualmente disponibili non soddisfano le esigenze della collettività; le conseguenze che potrebbero derivarne sul piano dell’immagine sono disastrose presentando ogni giorno la foto di una città sporca per colpa di qualcuno che ha evidentemente dei conti da regolare dentro un settore che sembra dominato da tanti lati oscuri e misteriosi. Dagli uffici di Sicilia Ambiente nessun commento ufficiale su questi episodi che si ripetono con frequenza ma, da indiscrezioni, l’ipotesi che prevale, tra gli addetti ai lavori, e da ricondurre ai soliti comportamenti vandalici che qualcuno mette in atto solo per il gusto di creare disagi alla città. Nessun disegno criminoso, quindi, dietro questi episodi che sono stati condannati dai vertici di Sicilia Ambiente e dalle istituzioni di governo della città. L’ultimo episodio risale a qualche mese addietro quanto è sono stati bruciati i cassonetti posti in viale Libertà e prima ancora nella zona del quartiere Canali.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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