sabato 21 agosto 2010

Emergenza Pakistan

Dopo oltre un mese di piogge monsoniche continue, il Pakistan è in ginocchio. Quaranta milioni di persone, su una popolazione totale di 160, sono state colpite da quella che le Nazioni Unite hanno definito ‘una catastrofe paragonabile al terremoto di Haiti e allo Tsunami del 2004’. Le alluvioni e lo straripamento dei maggiori fiumi del paese hanno portato con sè 300 mila abitazioni lasciando alle loro spalle milioni di sfollati e una scia di distruzione. Un dramma destinato a crescere nelle proporzioni dato che molte aree ancora non sono state raggiunte dagli aiuti internazionali.
Mentre le organizzazioni umanitarie cercano di allestire campi profughi e rispondere ai bisogni primari della popolazione, il rischio di epidemie e malattie è in continuo aumento. Tre milioni e mezzo sono, secondo l’UNICEF, i bambini oggi esposti al colera e ad altre malattie infettive, con centinaia di migliaia di persone che non hanno accesso all’acqua potabile.
Nonostante la scarsa attenzione mediatica dovuta al periodo di vacanze, le organizzazioni di AGIRE sono in prima linea sin dai primi giorni per rispondere ai bisogni delle popolazioni colpite. I primi racconti degli operatori sul campo delineano una situazione che necessità di una grande mobilitazione di solidarietà internazionale. Secondo le Nazioni Unite solo per rispondere alla prima emergenza saranno necessari 450 milioni di dollari, ad oggi solo 150 sono stati resi disponibili.
Vista la gravità della situazione AGIRE ha deciso di lanciare un appello di emergenza, per sostenere i progetti delle proprie organizzazioni associate e dimostrare che la tradizionale generosità dei cittadini italiani non va mai in ferie.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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