domenica 19 dicembre 2010

Corriere: La banda dell'idromassaggio

La banda dell'idromassaggio
CURIOSI CASI NEL LANCASHIRE INGLESE
MILANO - Sono ancora tutti impuniti, e senz'altro belli puliti e profumati. Soni i componenti della gang dell'idromassaggio, un gruppo di ladri d'appartamento inglesi che sta facendo parlare di sé e mettendo alla prova i poliziotti impegnati a capire come si organizzano per poterli sorprendere con le mani nel sacco, o meglio, con le gambe a mollo. Perché questi ladri accompagnano il duro lavoro del furto al piacere: non resistono alle vasche e piscine posizionate nei giardini dei derubati, ancor meglio se si tratta di idromassaggi con acqua calda.

LA TECNICA - Tutti i casi sono stati registrati nella campagna intorno a Oswaldtwistle, nel Lancashire, Gran Bretagna. I ladri agiscono di notte, scelgono le villette di chi in giardino ha installato una vasca idromassaggio. Tolgono il telone, riempiono la spa, si tuffano dentro e si godono il bagno caldo. Finita l'operazione, si denudano e lasciano sul prato la biancheria bagnata, forse un segnale per i colleghi che arriveranno dopo, forse la loro particolare "firma", o semplicemente un'esigenza tecnica: col freddo gli slip bagnati danno molto fastidio. È solo allora che si dedicano ai furti - hanno portato via soldi, tv al plasma, console per videogiochi, telefoni cellulari, ori - per poi sparire impuniti.
LA BEFFA - Attoniti, i poliziotti del Lancashire non hanno ancora colto in fallo la banda dell'idromassaggio, il cui comportamento goliardico sembra voler beffare abitanti e forze dell'ordine. Anzi, il sergente della polizia locale Simon Holderness dichiara sgomento al Telegraph: «C'è un lato serio in tutta questa storia, anche se molti trovano queste azioni divertenti. I furti nella nostra zona sono al livello più basso degli ultimi 13 anni. Sono molto, molto rari». Ma la banda dell'idromassaggio sta sconvolgendo sia le statistiche della polizia, sia i proprietari di belle vasche riscaldate d'Inghilterra.






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Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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