mercoledì 8 dicembre 2010

La festa degli Auguri della Fidapa ricordando le suore di clausura

Piazza Armerina. Si è celebrata la “Festa degli auguri” organizzata dalla Fidapa presieduta nella città dei mosaici dalla dottoressa Loretta Vargiu Salemi. Un evento che si ripete da 39 anni in occasione del Natale. Alla manifestazione erano presenti diverse personalità tra cui il vescovo Michele Pennisi ed il presidente del Serra club Giovanni Marletta e si è data grande attenzione alle suore di clausura come esempio di donne impegnate profondamente nella donazione verso il prossimo. Ha detto Loretta Vargiu “Durante la Festa si è potuto far conoscere il lavoro delle suore di Clausura e quello svolto in loro sostegno dall’associazione “The Grace”. A ciò si è aggiunto il piacevole e generoso intervento del Gruppo Musicale “La Genesi”, composto da 5 elementi, Ignazio Mellisenna, Giuseppe Fragalà, Giuseppe Vasco, Angelo Perri, Paolo Vasco, tutti professionisti in altri campi e musicisti per passione, che hanno allietato la serata con brani degli anni ‘70 e ’80, riscuotendo il plauso di tutti gli ospiti presenti alla manifestazione.
In accordo con la Fidapa, hanno poi devoluto l’intero compenso all’associazione The Grace, consegnando alla Signora Scivoli, il loro contributo. La presenza del vescovo, Michele Pennisi, ha aggiunto a tutta la manifestazione una spiritualità profonda e sentita, ed un richiamo alla fratellanza sincera. Anche – ha continuato la Vargiu - il mirato intervento del Dott. Giovanni Marletta, nelle vesti di Presidente della nuova associazione Serra Club Internatinal, associazione di laici avente lo scopo di sostenere e promuovere le vocazioni religiose, ha palesato la necessità di estendere sempre più nella società civile lo spirito di solidarietà e tolleranza, e nello stesso tempo aiutare con ogni mezzo chi dedica la propria esistenza al bene altrui”. Ha concluso la Vargiu “il momento del Natale, con la sua festa, si propone anche come un momento di riflessione, e quest’anno, il pensiero è rivolto alla solidarietà femminile, ossia sulle modalità con cui le donne riescono ad aiutare il prossimo. Alle donne appartiene il contesto della cura, dello prendersi cura degli altri, dei più deboli, dei bisognosi. Le donne manifestano un istintivo comportamento solidale ed altruistico vero e profondo proprio perché è parte della natura femminile e materna. Le donne hanno quindi un dono, una Grazia, che le rende portatrici di valori umanitari, basando il rapporto con il prossimo attraverso modalità empatiche, di comprensione, di compassione e di dialogo. Si può dire che per questo suo dono la donna assurge ad emblema sociale di pace e fratellanza in ogni cultura".
Agostino Sella
 
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Dal Convento delle Carmelitane Scalze San Marco, di Enna ha inizio la storia di una Carmelitana Scalza del XXI° secolo, Suor Maria Teresa di Gesù. Una vocazione, quella delle sorelle del Buea dedita alla preghiera, alla lode, al silenzio, alla vita di comunità, ma anche volta al lavoro al servizio della Diocesi, con la produzione di ostie e paramenti sacri, all’autosostentamento e alla condivisione con i fratelli più bisognosi. In questo protendersi verso il prossimo, il Monastero Our Lady of guadalupe and St. Joseph” di Buea ha preso a cuore la sofferenza e i bisogni dei fratelli e le sorelle più povere e ha iniziato un progetto di collaborazione e comunione, denominato “The Grace”, con i padri Vincenziani e con altre congregazioni.



Dal chiuso del Monastero del Buea, con le sue sorelle, Suor Maria Teresa di Gesù è riuscita, attraverso sua madre Graziella Scivoli, presidente fondatrice dell’associazione “The Grace” e la comunità parrocchiale di Enna bassa, sorta spontaneamente a sostegno delle attività delle monache del Buea. L’attività dell’associazione consiste nella promozione di attività varie, come la realizzazione di manufatti da rivendere, o la raccolta di offerte, il cui ricavato è sempre devoluto per le necessità e le scelte di Buea.



Cenni storici sull’Ordine delle Carmelitane Scalze

Le Monache Carmelitane Scalze sono religiose di voti solenni e costituiscono il second'ordine dei frati carmelitani scalzi. L’ordine ha origine nel 1562 per opera del Suor Teresa di Gesù (1515-1582), monaca Carmelitana nel monastero dell'Incarnazione d'Ávila, diede inizio alla sua attività riformatrice tesa a restaurare il rigore della primitiva regola dell'ordine, basata sulla penitenza e sulla preghiera.Da allora l’ordine autonomo si diffuse in tutta l’Europa. Ad Enna, l'Ordine delle Carmelitane Scalze è presente dalla fine dell’800 e nasce dall’antico Carmelo chiamato San Marco alle Vergini presente già dal 1400 e poi soppresso nel 1866 con la confisca dei beni ecclesiali da parte del Re d’Italia. Nel 1923, per volere di alcune donne pie, che devolsero le loro eredità per la riapertura del convento e grazie all’aiuto di alcuni sacerdoti, fu possibile comprarono dal Comune parte dei locali dell'antico monastero, messo all'asta dopo la morte dell'ultima monaca. L’intervento del Superiore Generale dei Carmelitani Scalzi, e del Procuratore dell'Ordine P. Adeodato di S. Giuseppe, (poi Cardinale Piazza), rese possibile finalmente, nel marzo 1931 l'inaugurazione del nuovo monastero, che ospitava Madre Immacolata, proveniente dal Carmelo di Chiaramonte Gulfi e due suore provenienti da quello di Ragusa. In passato il monastero si manteneva con il lavoro delle stesse monache, che si distinguevano in artistici ricami e nella confezione di conserve e di dolci tipici, così anche oggi le monache lavorano producendo le ostie per le chiese delle Diocesi vicine.

I conventi delle suore carmelitane, sono definiti dal Papa "oasi spirituali" del nostro tempo. E le Carmelitane, sono donne colte, laureate, con un gran senso dell’umorismo. Un’unica differenza: hanno scelto la vita contemplativa, hanno deciso di abbandonare, seguendo la chiamata, la carriera ed il mondo per la vocazione ad una vita profonda interamente immersa nel silenzio ed in Cristo.

L'abito delle carmelitane scalze, fin dall’antichità, come anche in altri ordini, è costituito dallo Scapolare, che rappresenta un vincolo speciale con Maria. Lo scapolare, all’origine, indicava una stoffa che i monaci indossavano sopra l'abito religioso durante il lavoro manuale. In seguito, viene sacralizzato e diviene segno di disponibilità al servizio.

La scelta della clausura per ognuna delle monache nasce da una vocazione profonda e si realizza nel silenzio, nella preghiera, con l’offerta del sacrificio di lode, perché attraverso questi mezzi possano portare al Padre le gioie e i dolori dell’umanità. Esse dicono “L’albero è la Chiesa, noi siamo le radici”. Un monastero di Clausura non ha limiti di territorialità. Se la vocazione delle sorelle carmelitane porta al loro nascondimento per essere gelosamente tutte per Dio, Dio resta sempre per tutti. Così le monache sanno di dover stare nel mondo e con il mondo, pur nel rispetto del loro “dono”, perché la loro è una vocazione all’Amore.



Ospiti della Serata

Per l’Associazione THE GRACE sono presenti:

Presidente: Signora Grazia Scivoli

Vice Presidente: Dott.ssa Loredana D’Angelo

Segretario: Dott. Marcello D’Angelo

Socia: Dott.ssa Lisetta Farina

Per il gruppo musicale LA GENESI, sono presenti:

Dott. Ignazio Mellisenna,

Dott. Giuseppe Fragalà,

Dott. Giuseppe Vasco,

Dott. Angelo Perri,

Dott. Paolo Vasco

Per il SERRA CLUB Dott. Giovanni Marletta

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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