domenica 20 marzo 2011

Fioriglio: “Il nostro centro storico è trascurato e necessita di interventi e cure”.

Piazza Armerina. “Il nostro centro storico è trascurato e necessita di interventi e cure”. Basilio Fioriglio, consigliere comunale indipendente, punta l’attenzione sul centro antico piazzese, scrivendo di suo pugno una lettera al sindaco Carmelo Nigrelli segnalando le parti – secondo lui – meno curate. Scrive Fioriglio: “Mi piace ricordare che visitando altre piccole Città della nostra Regione, sorprende con quale dovizia curano e mettono in evidenza i propri beni architettonici. Sostengo che il nostro centro storico è un museo all’aperto, certamente necessita di interventi e cure.
Ora in un momento importante per il rilancio turistico conseguente, la ristrutturazione della Villa Romana, del rientro della Venere di Morgantina, all’apertura del Palazzo Trigona, si stimolerebbe il turista a visitare la Città nel suo complesso per godere, appunto, delle bellezze del centro Storico. Capisco che ciò non è semplice e che occorrono economie, ma capisco pure che occorre iniziare e mettere nell’agenda come argomento principale il recupero del patrimonio architettonico. Allora – continua Fioriglio – ricordo che la strada maestra per la nostra economia è quella del turismo, invitando ed aiutando i nostri giovani di occuparsi di ciò che abbiamo per fare impresa. Tanto premesso – scrive Fioriglio rivolgendosi al sindco - mi permetto segnalare alcune cose: Via Umberto I°, in aggiunta alle bellezze architettoniche visibili, vedi tutti i portali di ex abitazioni nobiliari, nel Palazzo dell’ex convento Benedettini ora Salesiani, nel cantonale iniziale dopo la via E. De Pietra, esiste scolpito sulla parete di pietra un’aquila e presumibilmente un leone coperti da cavi telefonici e scatola di derivazione. A mio avviso per recuperarli e renderli visibili basta invitare la Telecom a spostare i cavi; disporre la pulizia dell’albero che sovrasta il prospetto della Chiesa di San Giovanni di Rodi, dove esistono le due statue dei Compatroni della Città, ovviamente facendo pulire il prospetto dalle erbacce che coprono la Chiesa. Immaginiamo per un momento quello che si presenterà a chi percorre la via Umberto; invitare i proprietari dei locali dell’ex Banca Popolare di Piazza Garibaldi a dismettere quella bruttura di botticino che copre la pietra arenaria sottostante, riportandolo al suo primiero stato. Sono certo che i nuovi proprietari saranno disponibili; disporre l’installazione di un faro che possa fare risaltare il meraviglioso balcone barocco che si affaccia nella curva di Via Cavour facente parte dell’ex convento di San Francesco. Mentre – conclude Fioriglio - per la complessità del recupero merita altro discorso più articolato il restauro del chiosco delle Chiese del Carmine, di San Pietro e di S. Francesco”.




Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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