sabato 30 luglio 2011

"L'impavida eroina eccetera". Il libro di Mauro Mirci.

Comunicato stampa
La prima "uscita" ufficiale per la raccolta di racconti "L'impavida eroina eccetera" è prevista per il 5 agosto prossimo, alle 18,30, presso l'ex monastero di Sant'Anna, a Piazza Armerina, nell'ambito dell'iniziativa "Libri sotto il gelso", patrocinata dal Comune di Piazza Armerina e che prevede la presentazione, in agosto e settembre, dei libri di Mario Alberghina, di Saverio Borruso, e di due romanzieri siciliani emergenti, assai apprezzati da pubblico e critica: Veronica Tomassini e Antonio Pagliaro.

"L'impavida eroina eccetera" contiene sette racconti scritti tra il 2003 e il 2009, accomunati dall'ambientazione siciliana ("La Sicilia interna, quella che non conosce il mare") e da una verve narrativa che caratterizza lo stile dell'autore e tiene incollato il lettore alle pagine del libro.


Sono storie, quelle di di Mauro Mirci, dalla trama mai scontata, e in cui personaggi e ambientazioni risultano disegnati con straordinario realismo e tecnica quasi cinematografica.
I racconti parlano della misteriosa scomparsa di due donne nella Sicilia del luglio 1943. Dell'innamoramento di una assistente di un impresario di pompe funebri per una defunta bellissima. E poi dello strano legame tra un uomo solo e coltissimo e un bambino che sogna di possedere una moto Ape. E ancora: di un cortile sul quale incombe una tragedia inevitabile; delle fisime artistiche di uno scultore improvvisato; di una partita di calcio che non è solamente una partita di calcio; di un’impavida eroina ubiqua, inconsapevolmente sospesa tra verità e menzogna, che salva la vita di un uomo prossimo a perdersi.
Una Sicilia raccontata in maniera ironica e spietata. Sette racconti da leggere d’un fiato
L'editore è Nulla Die, di Piazza Armerina, del giovane e coraggioso Massimiliano Giordano.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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