mercoledì 13 luglio 2011

Una vetrata artistica per ricordare Gaetano Adamo ad un anno dalla sua scomparsa.

PRESENTAZIONE VETRATA ARTISTICA
Chiesa Parrocchiale Sacro Cuore- Piazza Armerina – EN
11 luglio 2011 – nel primo anniversario
 


Disegni di:                            Gaetano Adamo

Realizzata dal:                    M° Michele Giardina

Con commozione  mi accingo a presentare una vetrata artistica, realizzata a quattro mani, quelle di Gaetano Adamo e quelle del M° Giardina che con grande sensibilità e doti artistiche ha messo su vetro quando di bello e prezioso il nostro Gaetano ha lasciato sui tanti libri di canto e fogli con schizzi preparatori.

 

Michele Giardina è un noto artista Canicattinese, docente di storia dell’arte e di disegno artistico, le sue opere sono presenti in diverse chiese nelle viarie diocesi siciliane, e opere in pittura si trovano in musei e collezionasti privati, hanno scritto e parlato di lui noti critici d’arte. Il suo stile è  moderno ed astratto, come le vetrate che si trovano in questa chiesa.



La vetrata misura cm 220 x cm 1.60  per un totale di mq 3,52, ed è racchiusa in un telaio in acciaio realizzato dall’artigiano piazzase Massimo Treno.



Quattro le  tipologie di vetri pregiati, BISMARK, SPECTRUM, SOFFIATO, CATTEDRALE ANTICO, circa settanta i colori e 250 le tessere utilizzate.

Le figure sono dipinte a grisaglia e cotte a gran fuoco a 700 gradi, saldate con stagno.

È una vetrata di stile moderno,  con tratti di astrattismo, impressionismo e  liberty.



                È la vetrata del canto e della preghiera, della meditazione e della contemplazione, della spiritualità e della santità. I colori sono  tenui ma intensi, ricchi di luce e di sfumature che fanno da contrasto e mettono in risalto i quattro soggetti.

Nel complesso la vetrata si presenta  di grande effetto, si inserisce con armonia nel contesto dell’arredo liturgico, anzi nel suo realismo traspare questa vicinanza tra l’uomo e Dio 



Nella parte alta di sinistra:

  • La natività, Maria e Giuseppe contemplano e adorano il piccolo Gesù nell’umile culla

Nella parte bassa a sinistra

  • Un gruppo di giovani cantano e lodano la vita, con lo sguardo rivolto verso l’alto.

     Nella parte destra:

  • Domina la spiritualità Francescana, a cui Gaetano era molto legato. È proprio Francesco, l’elemento che spicca nella parte destra della vetrata, con il volto rivolto verso la natività, sembra quasi in estasi, accanto a lui l’amore per la natura, un ramo con  fiori di pesco, che  simboleggiano il profumo della santità, e le tortorelle simbolo di pace e di amore.

In basso sempre a destra

  • La chitarra, sembra quasi reale, strumento suonato chissà quante volte in questa chiesa da Gaetano, l’artista attraverso i colori gli ha dato la tridimensionalità, si perché è il canto della vita, la musica esprime la gioia di vivere, dalla chitarra escono le note….,le due vetrate vengono unite da un  bellissimo arcobaleno, formato da tre colori, blu celeste e arancio, l’arcobaleno  fa da collante con tutta la vetrata richiamandosi  allo stile moderno.



San Francesco “nutriva grande venerazione e affetto lo raccomandava spesso nel parlare e lo scriveva di propria mano sotto le lettere che inviava. È  il segno del TAU”

Al centro della vetrata, quasi a dominare e a racchiudere il tutto, è il TAU, il suo colore è un violetto scarlatto, di pregiato valore è il vetro cattedrale. Il TAU è  simbolo della redenzione, è segno esteriore di quella novità cristiana, più interiormente segnata dal sigillo dello spirito santo, dato a noi nel giorno del battesimo.



        Concludo: Sono certo che per Gaetano il TAU come era caro a San Francesco lo era anche per lui, un sigillo, segno rivelatore di una convinzione spirituale profonda che solo nella Croce di Cristo è la salvezza di ogni uomo, e questa vetrata voluta fortemente da tutti con amore, curandone ogni particolare,  in occasione del suo primo anniversario della sua morte,  possa esprimere attraverso il linguaggio dell’arte, l’amore verso Dio colui che da tutto viene e a lui va.

        Ludato sii oh mii Signore ….laudato sii, laudato si.





Eugenio Di Francesco

Consulente Artistico

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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