sabato 20 agosto 2011

Il Tenente Gustavo Elia Roccella verrà ricordato in occasione delle manifestazioni per l’incontro internazionale che si tiene ogni anno in Sicila “Italiani in Patria e nel Mondo”.

COMUNICATO STAMPA
19 agosto 2011
Nel 70° anniversario del suo sacrificio Il Tenente Gustavo Roccella verrà commemorato nel’ambito dell’evento annuale di Globe Italia International e Filatelia International. Le manifestazioni si tengono dal 19 al 21 Agosto, nel consorzio intercomunale “Le Cinque Valli” (Caltanissetta). Il 21 Agosto il Tenente Piazzese sarà ricordato a Resuttano (CL) con la consegna di una targa alla memoria, che verrà ritirata dall’Assessore alle feste e tradizioni del comune di Piazza Armerina Calogero Cimino.



Gustavo Elia Roccella, nato a Piazza Armerina il 1 Gennaio 1909, figlio del notaio Vincenzo e di Rosa Arena, era l’ultimo di 12 figli. A Piazza frequentò le prime due classi della scuola elementare, per trasferirsi subito dopo a Firenze. Nel 1920, tornato a Piazza si iscrisse alla scuola industriale. Completò gli studi a Catania conseguendo il diploma di perito industriale nel 1931. L’anno dopo superò il corso di allievo ufficiale e fu nominato sottotenente di artiglieria. Ritornato alla vita civile, dopo pochi anni chiese ed ottenne di essere richiamato con destinazione Eritrea, dove trovò la morte durante una difficile azione a difesa del passo Fagalà, sul massiccio Amba Alagi il 12 maggio 1941.
Viene insignito della medaglia d’oro al valor militare e della medaglia di bronzo.
Ecco di seguito la motivazione della decorazione:
“Sottotenente di artiglieria, comandante di una azione someggiata coloniale, in linea con i centri di fuoco più avanzati, stroncava ripetuti attacchi del nemico, di gran lunga più potente per numero e mezzi, col fuoco dei suoi cannoni quasi ininterrottamente controbattuti. Saltato in aria uno dei due pezzi, prontamente sostituito, continuava le sue azioni infondendo nei dipendenti la fiamma della sua fede e la sua eroica fermezza. Sottocomandante di batteria, attaccato l’ultimo caposaldo tenuto da pochi uomini e dalla sua batteria, rintuzzava reiterati attacchi nemici sparando a zero. Esaurite le munizioni persisteva nell’audace lotta a colpi di bombe a mano e quindi, fatti precipitare i pezzi in un burrone ripiegava per ultimo. In successiva azione trovava gloriosa morte. Esempio di alte virtù militari.
Passo Falagà (Amba Alagi) 4 Aprile – 12 maggio 1941”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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