domenica 14 agosto 2011

L'omelia per il pontificale di Maria SS. delle Vittorie del nostro Vescovo.

15 AGOSTO 2011 PIAZZA ARMERINA

ASSUNZIONE DELLA B.V.MARIA

OMELIA PER IL PONTIFICALE PER MARIA SS. DELLE VITTORIE

Carissimi confratelli, distinte autorità civili e militari, Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Rappresentanti del Magistrato dei quartieri, cavalieri del quartiere vincitore del palio di Maria SS. delle Vittorie, sorelle e fratelli amati dal Signore,



         La festa di Maria SS. delle  Vittorie , patrona della città e della Diocesi di Piazza Armerina, richiede una sintesi fra fede e pietà popolare che vivifichi la devozione mariana con la fede cristologica  e dia un’anima alle vivaci  e spontanee manifestazioni esteriori del nostro popolo.

La festa  della nostra patrona Maria SS. delle Vittorie  , che coincide con la solennità dell'Assunzione, la più antica festa mariana , ci dice che la nostra vita ha un senso ed è degna di essere vissuta perché  la  vittoria  definitiva si è già verificata in Gesù Cristo Risorto ed in Maria SS.  assunta, profondamente conformata al Figlio vincitore del peccato e della morte.

Maria Assunta ci ricorda che Cristo è il Salvatore di tutti gli uomini e di tutto l’uomo, del suo spirito e del suo corpo, del suo destino spirituale e della sua vita temporale:  la persona umana non   è riducibile ad un pugno di  polvere che il vento della storia spazza via ma è destinata all’eternità.

            La persona umana  nella luce del mistero della SS.Trinità Santa non va intesa non come un’isola tra le isole secondo una cultura individualistica  ma come un centro dinamico di relazioni solidali. Essa  richiede  cibo e lavoro ma anche cultura e festa, famiglia stabile e salvaguardia della creazione , partecipazione alla vita sociale e politica  nella  reciprocità  di diritti e doveri, fondati su un’etica  rispettosa della natura umana e aperta alla trascendenza.

Maria Ss. rappresenta la più alta partecipazione di una creatura umana ai misteri della vita di Gesù e continua la sua missione materna verso di noi dal cielo dove è assunta nella gloria. In Lei tutta l’umanità è coinvolta nel  cammino  verso Dio, e con Lei tutta la creazione, i cui gemiti, le cui sofferenze, sono  il travaglio del parto dell’umanità nuova,  si avvia verso i nuovi cieli e la terra nuova, in cui “abiterà la giustizia”.

Maria SS. intercede per noi ed è sicuro sostegno e certa consolazione nel nostro cammino incerto e faticoso che però  ha una meta sicura .il cielo.

Mons. Mario Sturzo, di cui quest’anno ricorrerà il 150 della nascita e il 70° della morte, a conclusione della sua lettera pastorale del 1934 su “La divozione alla Madonna Santissima” concludeva con queste esortazioni:” Mostra che sei Madre , diciamo a maria con la Chiesa. Ma noi mostriamo a Maria d’esser figli. Amiamola da figli, preghiamola con cuor di figli, serviamo Dio come figli di Lui, come fratelli di Gesù, come figli di Maria; la nostra vita trascorrerà soavemente, dolcemente, santamente, come vita di famiglia, della famiglia dei santi che è la Chiesa; e quando suonerà l’ora della morte, siamone certi, Maria verrà ad asciugare le nostre lacrime, verrà col suo Gesù, ci mostrerà il suo Figliuolo tutto tenerezza per noi e ci schiuderà le porte del paradiso”(p.34).

         Maria Assunta ci ricorda che il mistero della nostra vita è inseparabile dal mistero di Dio e che la nostra ricerca della felicità  è incompiuta fino a quando non approda alla fonte della gioia eterna che è l’abisso di amore della  Santissima Trinità.

           L'immagine di Maria SS delle Vittorie,   si riallaccia  alla  vittoria del  Conte Ruggero sui saraceni . Oggi certamente il nostro rapporto con l'Isalm è diverso da quello dei tempi della conquista normanna: è tempo di dialogo interreligioso e interculturale e di integrazione sociale degli immigrati nel rispetto delle varie identità.

          In questo periodo vogliamo esprimere la nostra vicinanza spirituale  insieme al Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso   ai musulmani osservanti che sono invitati in questo mese di Ramadam  a ritrovare il loro rapporto con Dio e con se stessi, attraverso il digiuno, la preghiera, il dono della misericordia da chiedere a Dio e da donare agli altri, l’elemosina e la cura dei rapporti interpersonali.

 Ci auguriamo  che  i credenti di tutte le religioni e le persone di buona volontà  abbiano  una maggiore attenzione ai poveri e agli emarginati soprattutto nelle zone dove imperversano carestie, calamità e guerre, una maggiore solidarietà,  una maggiore giustizia sociale, una effettiva libertà religiosa e la pace nel  rispetto per la vita  e i diritti di tutti.

            Noi cristiani sono chiamati in particolare, in questo periodo, ad essere testimoni di quella premura per l’uomo, per ogni uomo e per ogni donna, di cui ci fa capaci Gesù, morto e risorto per tutti.

Stiamo vivendo nel nostro paese una stagione amara, , in cui si evidenzia la necessità di  un impegno sociale  politico fondato su valori forti e condivisi , nobilitato da rigore etico e  da ispirazioni ideali, che ripartisca in modo equo i necessari sacrifici, salvaguardando la fasce più deboli della popolazione.

Abbiamo bisogno di una rinascita morale del nostro Paese, di un “Risorgimento etico”, 150 anni dopo quello civile e politico, che ci restituisca fiducia nelle istituzioni, correttezza e rispetto verso la ritrovata dignità dei poteri che governano la nostra convivenza civile, superamento  delle conflittualità, degli interessi di lobby o di caste, di  personalismi che avvelenano il nostro popolo e sviliscono la vicenda politica ed amministrativa.

Abbiamo bisogno che quanti si impegnano nell’agire sociale e  politico siano persone umili e serie, sottomesse alla logica del servizio, appassionate del bene comune. Mentre  diversi  milioni di italiani vivono momenti di forti disagi, abbiamo bisogno che i nostri politici, che i nostri amministratori, le  nostre comunità parrocchiali  rimangano ancorati alla vita delle gente,   condividano  la difficoltà delle famiglie,  l’angoscia di chi ha perso il lavoro,  lo smarrimento dei giovani che non riescono ad entrare nel ciclo produttivo o si vedono condannati ad un precariato senza fine, perché una nuova ondata di speranza dilati i polmoni delle  famiglie e delle persone.

 Oggi vogliamo porre sotto la protezione della  Madonna delle Vittorie  la città di Piazza Armerina e nel 150 ° anniversario dell’unità’Italia tutto il popolo italiano, perché il Signore gli conceda i doni inestimabili della pace e della fraternità e, quindi, dello sviluppo solidale.

            Aiuti le forze politiche a vivere anche l’anniversario dell’Unità come occasione per rinsaldare il vincolo nazionale e superare ogni pregiudiziale contrapposizione: le diverse e legittime sensibilità, esperienze e prospettive possano ricomporsi in un quadro più ampio per cercare insieme ciò che veramente giova al bene del Paese.

             La Madre di Dio, che il popolo  piazzese da secoli  venera con fede e devozione, incoraggi i giovani, sostenga le famiglie, conforti gli ammalati,consoli i carcerati,  renda accoglienti verso gli immigrati, implori su ciascuno una rinnovata effusione dello Spirito per un rinnovamento della nostra società.

           

  O Maria, Madre Tuttasanta,

che hai dato alla luce il Re dell'eterna gloria

e, dopo averlo seguito fedelmente fino al Calvario,

hai atteso intrepida la sua risurrezione,

rivolgi il tuo sguardo alla nostra amata Italia,

che porta in sé la grande eredità

dei santi Apostoli, dei Martiri,

dei Pastori, delle beate Vergini

e di tanti generosi discepoli del tuo Figlio.



  A te, o Maria, affidiamo la nostra Nazione,

che ti riconosce e ti invoca come Madre.                         

Guarda con benevolenza il popolo italiano:

a te sono noti i suoi peccati e le sue virtù,  

le sue ricchezze e le sue miserie,

le sue debolezze e i suoi gesti di bontà.



Veglia sulle case e sulle famiglie,

sui quartieri e sulle comunità,

sulle scuole e gli ospedali,

le campagne, le  industrie, gli uffici, i cantieri

e tutte le molteplici espressioni dell’operosità quotidiana.

Assisti i giovani, i disoccupati, i poveri, gli emarginati,

che cercano uno spazio di vita e un soffio di speranza.  





Fa' che non si estingua nelle nuove generazioni

la fede trasmessa dai Padri;

resti vivo e coerente

il senso dell'onestà e della generosità,

la concordia operosa,

l'attenzione ai piccoli, agli anziani e agli ammalati,

la premurosa apertura verso tutta l'umanità,

che in ogni parte del mondo soffre e lotta,

e spera verso un avvenire di giustizia e di pace.



Intercedi per noi, o Vergine Maria, Madre dell’unità,

insieme ai santi Patroni d’Italia:

Francesco e Caterina da Siena,

e tutti i testimoni del Vangelo,

i cui nomi sono nel libro della vita.                                 



Risplenda sempre il volto del Padre

sulla nostra Nazione, sulle nostre città, sui nostri paesi;

la tua  materna protezione, o Maria,

ci accompagni ogni giorno, nel cammino del tempo,

verso l'incontro finale con Cristo, nella Patria futura.



Egli, risorto dai morti e asceso al cielo,

nostro avvocato e mediatore,

vive e regna nei secoli dei secoli.







 

                               + Michele Pennisi, Vescovo di Piazza Armerina












Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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