martedì 11 ottobre 2011

TRAFFICO. Consigli e letture per gli amministratori piazzesi a corto di fantasia.

La storia che stiamo per raccontarvi ha dell'incredibile, ma e' vera, verissima. Il protagonista e' un certo Antanas Mockus, matematico e filosofo professore all'Universita' di Bogota', capitale della Colombia.
Tutto ebbe inizio durante una lezione davanti a un pubblico di studenti distratti: per attirare l'attenzione, infatti, l'insigne professore decise di salire in piedi sulla cattedra, di calarsi i pantaloni e di mostrare il sedere.

Lo scopo venne raggiunto e la lezione terminata con successo, tuttavia Antanas Mockus venne espulso dall'ateneo per comportamento disdicevole.
Trovatosi cosi' disoccupato, l'ex professore fondo' il Partito Visionario e, candidatosi alle elezioni, nel 1994 le vinse e venne proclamato sindaco.


La citta' di Bogota' (oggi 7-8 milioni di abitanti) e' stata fondata nel 1538 in un punto strategico, esattamente al centro del paese sud-americano. Nel corso del tempo ha assunto la forma di una farfalla, lungo il corpo centrale si sviluppano le attivita' amministrative, il commercio, i servizi, le industrie, mentre le due ali costituiscono la zona residenziale nord e sud.
Densamente popolata, trafficata e con alti tassi di criminalita', la Bogota' di fine millennio e' un caso esemplare di cio' che una citta' non deve rappresentare. Poverta', indigenza, disoccupazione e ignoranza isolano alcune zone della citta', che, soprattutto nelle ore serali, risultano infrequentabili. Nel corso del 1993, a fronte di una popolazione di poco piu' di 5 milioni di persone, Bogotá registra 7.144 morti violente, all'incirca 20 al giorno, e 16.151 delitti contro il patrimonio, un ritmo di 44 al giorno.
E' fra le citta' piu' pericolose del mondo.
Nel 1994 le cose iniziano a cambiare: tre sindaci tecnocrati (Jaime Castro, Antanas Mockus, Enrique Peñalosa), anche grazie all'appoggio dei cittadini, danno vita - per usare il linguaggio tanto caro ai nostri politici - a una serie di riforme strutturali che rendano vivibile l'intero territorio cittadino.
Qualche esempio?
Tra i piu' belli vi e' certamente l'invenzione della "Notte delle donne". E' la notte del venerdi', ogni settimana: agli uomini e' addirittura vietato farsi vedere per strada, la citta', in quella sera, appartiene solo alle donne. Non basta: viene istituita anche la "Notte dell'aranciata", una sera alla settimana in cui e' vietato bere alcolici. E ancora: al semaforo rosso la sosta in attesa del verde non e' piu' cosi' irritante o noiosa, perche' presso i semafori stazionano mimi e claun che con scenette, scherzi e volantini invitano i cittadini a rispettare i limiti di velocita' e il codice della strada.
Radicali sono poi state le riforme sul territorio: grazie al POT (Plan de Ordenamiento Territorial), un progetto di riqualificazione delle zone degradate della citta', vengono costruiti nuovi parchi verdi - al punto che la superficie di verde pubblico della citta' si e' moltiplicata di ben 4,5 volte in soli cinque anni, dal 1997 al 2002 -, viene inoltre sistemata la rete idrica e sono recuperati alcuni fiumi e canali della zona, abbandonati a se stessi.
Un occhio alla cultura: si costruiscono 4 grandi biblioteche e 16 piu' piccole, e nei quartieri periferici della citta' trovano spazio 52 nuove scuole.
Grazie al Plan Maestro de CicloRuta nel giro di una decina d'anni viene realizzato un sistema di piste ciclabili e pedonali di 297 km che attraversa la maggior parte del tessuto urbano. E' la rete ciclabile piu' grande dell'America latina e nei prossimi dieci anni ne e' previsto un ampliamento per ulteriori 300 km. Campagne pubblicitarie promuovono ovviamente l'uso della bicicletta e ogni giorno aumentano le persone che la utilizzano per gli spostamenti. Dal 2000 al 2003 si e' passati dall'1 al 4% della popolazione.
Sempre a proposito di spostamenti all'interno del tessuto cittadino va menzionato anche il Sistema Integrato di Trasporto di Massa TransMilenio. Si tratta di un sistema che integra due diverse tipologie di autobus, uno ad alta capacita', che collega le zone centrali della citta' e viaggia su corsie preferenziali e uno a bassa capacita' che collega i quartieri periferici. Entro il 2015 la rete TransMilenio avra' una lunghezza di 388 km e coprira' l'80% della superficie della citta'.
A 5 anni dall'inaugurazione del servizio, e con soli 60 km in funzione, i primi risultati sono sorprendenti. Gia' ora il risparmio in termini di tempo impiegato dai cittadini negli spostamenti raggiunge il 25% e il processo innesca tutta una serie di reazioni a catena: aumentano gli spostamenti, l'economia della citta', il benessere degli abitanti. Fino a qualche anno fa molti residenti al nord non si sognavano nemmeno di recarsi nella zona sud della loro citta'. Oggi si tratta di un tragitto che si puo' fare in breve tempo, spendendo poco e in tutta sicurezza.
L'aver cambiato volto alla citta' ha infatti avuto un effetto fondamentale, la diminuzione della criminalita'. Fra il 1993 e il 2002 il numero di morti violente in citta' si e' ridotto di tre volte.
Attualmente il sindaco di Bogota' e' Luis Eduardo "Lucho" Garzón, un ex sindacalista di umili origini. Le precedenti amministrazioni indipendenti hanno lavorato per dare un nuovo volto alla citta'. Il lavoro che ora attende Lucho e' molto gravoso: riuscire, con le risorse disponibili, a rendere vivibile la citta' anche a quel 50% di popolazione che ancora soffre miseria e poverta'.
Le informazioni di questo articolo sono tratte soprattutto dalla straordinaria tesi di laurea di Simone Grobberio e Guido Robazza.

FONTE

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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