lunedì 21 novembre 2011

Palestra Garibaldi rimessa a nuovo dai volontari della Polisportiva Armerina di volley.

Piazza Armerina. Lo stato delle palestre della città dei mosaici è piuttosto disastrato e a rimetterle in sesto ci pensano in forma volontaria le società sportive. E’ quello che è accaduto alla palestra della Villa Garibaldi dove la società sportiva di pallavolo, Polisportiva Armerina, attraverso i suoi volontari ha proceduto alla scialbatura interna della palestra. Dice il presidente della società Vincenza Magnera “In tempi di vacche magre occorre rimboccarsi le maniche è quello che abbiamo pensato i dirigenti dell’A.S.D. Polisportiva Armerina.



Ci siamo – come si dice in gergo - armati di colori e pennelli ed abbiamo ridato luce, vivacità e pulizia alle pareti della Palestra Garibaldi frequentata prevalentemente da giovani atleti”. La società pallavolistica piazzese quest’anno sta disputando i campionati di serie D maschile e femminile ed, inoltre, sta partecipando a tutti i campionati giovanili coi i suoi circa 150 tesserati che coprono età che vanno dai 6 anni in su.  Voglio – dice ancora la Magnera - ringraziare di cuore tutti i dirigenti per aver messo a disposizione  il loro tempo libero per tinteggiare la palestra e in particolare l’imprenditore signor Giuseppe Spallina per aver  fornito gratuitamente il materiale necessario alla scialbatura della palestra. Ora il prossimo impegno sistemare il tetto della palestra dal quale entra acqua ogni qualvolta piove e sostituire le lampade non funzionanti dell’illuminazione interna”. In effetti la situazione delle palestre nella città dei mosaici è piuttosto deficitaria. Quest’anno sono state chiuse alle attività delle società sportive ben due palestre, quella del provinciale di Contrada Santa Croce e quelle dell’ex Itis. La prima, nonostante i milioni di euro spesi, pur essendo un piccolo gioiello non è stata collaudata a causa di questioni legate alle norme antincendio, mentre nella seconda sono in previsione dei lavori per la sostituzione delle coperture.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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