mercoledì 23 luglio 2008

In contrada Bauccio senz'acqua da 40 giorni. Denuncia di Nino Di Catania

Piazza Armerina. “Siamo esasperati da circa 40 giorni non arriva acqua. Non sappiamo più che cosa fare”. Nino Di Catania e le famiglie che abitano in contrada Bauccio non c’è la fanno più. Sono costretti a fare la spola con le fontane della città e pagare autobotti per fare arrivare l’acqua nei rubinetti delle loro case che si trovano in una contrada che ormai è quasi un quartiere. “Abitiamo in contrada Bauccio, oggi Via Antonello da Messina, esattamente 276 metri di strada tutta abitata – dice uno sconsolato cittadino di nome Nino Di Catania - da circa 40 giorni non arriva l'acqua potabile, e siamo pieni di difficoltà al punto che le nostre donne non possono lavare il bucato!!!”. Poi Di Catania racconta la vicenda in modo più approfondito “Circa 15 giorni addietro – continua Di Catania che alle scorse elezione si è candidato al consiglio comunale nella lista Mattia Sindaco - ho visto che in contrada Santa Croce la società “Acquaenna” che gestisce il servizio idrico, effettuava dei lavori proprio all'interno della rotonda, e ho pensato che il problema era risolto. E invece no!!!!! Sono passati altri 25 giorni ed i rubinetti continuano ad essere secchi. Io fortunatamente ho una riserva d'acqua che mi permette di limitare i danni ma altre famiglie che abitano nei dintorni si trovano in grosse difficoltà. Allora – continua il cittadino – la settimana scorsa ho telefonato al numero verde di Acqua Enna per chiedere alcune informazioni. Hanno fatto passare 7 giorni e solo ieri mattina mi hanno telefonato per dirmi che sarebbe venuto un tecnico in giornata. Ma io, fino a ieri non ho visto nessuno. Peraltro – continua Di Catania – sono dovuto rimanere a casa e rinunciare ad altri impegni per aspettare un tecnico che poi non è arrivato. Ma – conclude Di Catania – non finisce qui. Ho nuovamente telefonato al numero verde e mi hanno risposto che io dovrei recarmi giovedì prossimo alla Contrada Bellia dove c’è l’acquedotto per reclamare il disservizio. Un fatto che dimostra che non c’è assolutamente rispetto per gli utenti. Non vorrei – conclude Di Catania – che Acqua Enna si riduca peggio dell’Ato rifiuti. Di questi disservizi noi comuni cittadini non ne possiamo più”.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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