lunedì 26 dicembre 2011

Gli auguri di Cimino. Il Chiello va via...

E’ arrivato Natale. Purtroppo ieri sera, sono dovuto andare al pronto soccorso ad accompagnare un amico che stava poco bene. Devo dire che al nostro arrivo, il medico di turno era impegnato a soccorrere un altro paziente, ma appena possibile il personale si è subito attivato per prestare soccorso al mio amico che subito dopo le opportune cure, si è ripreso tranquillamente. Mentre aspettavo, riflettevo e pensavo alla situazione attuale del nostro presidio ospedaliero.



Cercano di portarcelo via pian piano, non rimpiazzano i medici e i primari che vanno in pensione, stanno chiudendo reparti uno dietro l'altro,ma nonostante ciò, ogni volta che un paziente arriva al pronto soccorso, viene aiutato nel migliore dei modi e per questo va fatto un plauso ai medici molto più preparati di quel che si vuol far credere all'esterno e al personale ospedaliero. Poi ho pensato alla data, 24 Dicembre e mi è venuta in mente la storia di Giuseppe e Maria di Betlemme che in una notte gelida di Dicembre, di duemila anni fa,cercarono riparo un po’

ovunque senza che nessuno desse loro ospitalità affinchè Maria potesse dare alla luce al caldo il figlio di Dio. Tutti sappiamo come finì. Maria che partorisce il figlio di Dio in una grotta, con un bue e un asinello a riscaldarlo. Pensate se il figlio di Dio dovesse nascere oggi e la Madonna arrivasse all’ospedale Chiello a chiedere aiuto; gli risponderebbero che il Messia non potrà nascere a Piazza Armerina perché un Direttore sanitario che risponde al nome di Baldari Nicola a deciso con spudorata prepotenza che all’ospedale Chiello non potrà nascere nessuno, e non si fa eccezione neanche per il figlio di Dio. Tornando alla realtà, spero e mi auguro che questo santo Natale apra i cuori e faccia riflettere chi di dovere , affinchè nessun ospedale venga sottratto alle comunità di tutto il mondo, perchè nessun bilancio può essere basato sulla salute dei cittadini. Colgo l’occasione per augurare a tutti un sereno Natale.

Salvatore Cimino

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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