sabato 21 gennaio 2012

Bascetta dall'ospedale

Comunicato Cobas
Anche se un letto d’ospedale non è certo il miglior posto per potere parlare di problematiche di lavoro, posso garantirvi che è il miglior posto per riflettere sulla diversità di prospettiva di giudizio e di valutazione dei normali parametri di misura e di giudizio sui normali accadimenti della vita.
Risulta semplicemente ridicolo l’intero nostro impacciato dimensionarci di lavoratori nei confronti di un apparato elefantiaco incapace di muoversi con una decente agilità e con una capacità discreta di fornire servizi accettabili se lo confrontiamo alla “spaventosamente veloce  ed efficace” capacità di gestire l’urgenza e l’emergenza di persone strappate alla morte solo perché sono capaci, presenti e preparati, solo per questo.
Nulla di straordinario!...Solo dei normalissimi medici, dei normalissimi infermieri, normalissimi ausiliari mi hanno strappato a qualcosa di molto brutto. E pensavo al nostro ospedale attorno al quale ancora, vergognosamente, non siamo capaci di formare un qualsivoglia  movimento “dei forconi” piazzesi ed ennesi in genere, con tanti cittadini che si accontentano si stare con le mani ciondoloni in Piazza Cascino a prendersi sin giro da soli 24 ore su 24 piuttosto che muoversi per qualcosa di utile. E hanno pure il coraggio di criticare quei pochi che davvero si muovono e si impegnano. Dovrebbero provare certe cose per capirlo!...Cosa aspettiamo a muoverci?...Che ci sia qualche altra vittima non della “malasanità” ma della “non sanità”?
Un altro motivo di vergognosa irritazione  e di incontenibile rabbia e l’estenuante attesa per un verbale di conciliazione che, all’interno del Comune, si sarebbe dovuto firmare, quale riconoscimento dell’indennità di produttività al personale contrattista,  già da svariati mesi e che, ancora alla data odierna, risulta essere una chimera. La presente O.S., per senso di responsabilità, finora, ha temporeggiato ma ora dice basta a questa vergognosa inadempienza. Sono state presentate delle istanze vertenziali individuali e ora si chiede che vengano esaudite individualmente. Basta nicchiare!..Basta attendere!...Con la scusa che mancano soldi, siamo ancora al punto di prima. Se mancano i soldi per i contrattisti, questi devono mancare anche per le posizioni organizzative, cosa che a me non risulta. Si deve operare un accorpamento drastico sul numero dei dirigenti e, se risulterà necessario, anche l’azzeramento degli stessi, riconducendoli a semplici capi settore, cioè, nella situazione in cui il Comune di trovava un decennio fa. I sacrifici li devono fare tutti.
Tra pochi giorni entreranno nel vivo le procedure per le lezioni RSU e per la prima volta voteranno anche i contrattisti. Finalmente vedremo se le lamentele e i mugugni accumulati per 22 anni saranno canalizzati in forme di partecipazione  e di coinvolgimento diretto specie alla luce della ancora vana attivazione delle procedure di stabilizzazione tanto agognata.
Creiamo un sindacato forte, antagonista, di opposizione, maggioritario e poi ci accorgeremo da soli di cosa potremo essere capaci. Ricordatevi che chi entra in contrattazione discute del proprio destino e decide della propria vita.
A presto!
N.B. Un grazie di cuore  e affettuosissimo a tutti quelli che mi sono stati vicini con il pensiero e con il cuore in questi giorni travagliati e poco piacevoli. Siete tutti nel mio cuore.
Il componente della RSU comunale
Luigi Bascetta

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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