venerdì 27 gennaio 2012

Consolo era uno scrittore autentico


di Concetto Prestifilippo
<<Vincenzo Consolo era uno scrittore autentico>>. Il tono di voce è provato ma la dichiarazione è perentoria. Non ha dubbi Salvatore Silvano Nigro, accademico e critico letterario di grande prestigio sul valore artistico dello scrittore siciliano. <<La sua scrittura è stata una delle invenzioni più grandi della letteratura italiana. Con Consolo, Sciascia e Bufalino scompare una generazione ineguagliabile di scrittori. Non c’è dubbio, Vincenzo Consolo, è stato l’autentico interprete della lezione civile di Leonardo Sciascia. Un grande intellettuale contro. Una voce fuori dal coro>>.

La notizia della scomparsa dello scrittore di Sant’Agata di Militello rattrista il poeta Nino De Vita, una delle voci più interessanti e rigorose della poesia contemporanea: <<Lo avevo sentito al telefono due giorni fa – ricorda Nino De Vita – Parlava a fatica. Ma mi aveva consegnato, nel corso della breve conversazione, l’ennesima indicazione futura. Enzo non si arrendeva mai. Dava l’impressione di essere burbero ma era invece un uomo di grande generosità e infinita disponibilità. I suoi libri rimarranno per sempre vette ineguagliabili. Mi parlava spesso di un libro che aveva in mente al quale lavorava da anni. In questi ultimi mesi aveva raccolto tutti i suoi scritti pubblicati sul giornale “L’Ora”. Si chiude così dunque una parentesi di amicizia che muove fin dagli anni Settanta>>.
<<Il sorriso di Consolo. Così voglio ricordare Enzo>>. E’ un ricordo affidato ad un’immagine quello del fotografo Giuseppe Leone in memoria di Consolo. <<Non è solo il rimando al grande successo letterario del suo libro “Il sorriso dell’ignoto marinaio” – sottolinea Giuseppe Leone - Mi preme invece sottolineare un aspetto poco indagato di questo grande scrittore. Il ricordo di un uomo solare. Tra i miei scatti dedicati a lui c’è una lunga sequela di immagini che ho scattato in contrada Noce a Racalmuto. Consolo è ritratto in compagnia di Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino e sorride divertito, sereno. Così voglio ricordarlo questo grande amico  generoso e questo immenso e raffinato artista>>.
Concetto Prestifilippo

da La Repubblica

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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