In primis, avrebbe immediatamente dedotto che quella votazione – sebbene numericamente insufficiente per provocarne le dimissioni- aveva in ogni caso certificato che il malcapitato Sindaco in carica ormai non disponeva di un maggioranza consigliare in virtù del fatto( aggravante di non secondaria importanza ) che ben quattro consiglieri del suo monocolore pidiessino si erano ormai trasferiti sui banchi dell’opposizione.
Subito dopo avrebbe sicuramente aggiunto - appellandosi, magari con l’ausilio di dotte citazioni, all’etica dei principi di weberiana memoria- che perlomeno un sussulto di dignità non solo politica, ma anche umana ne postulava le dimissioni immediate; verosimilmente, poi, non si sarebbe neppure sottratto alla tentazione di parafrasare, con un pizzico di malignità, la celebre frase di Don Abbondio “ il coraggio ( in questo caso, la dignità) se uno non ce l’ha non se lo può dare”.
Motivi di opportunità, in questa fase delicata della vita politica di Piazza Armerina, sconsigliano alle forze di opposizione di spingere l’analisi su questo terreno improprio.
Lo stile , come suol dirsi, non è acqua; d’altronde, nessuno è cosi sprovveduto da pretendere di voler applicare alla politica di casa nostra l’etica dei principi.
Ma l’etica della responsabilità, quella si’, si auspica da tutte le parti che possa ispirare qualche decisione, ormai indifferibile, del sindaco Nigrelli.
E’, infatti, proprio l’etica della responsabilità - come atto dovuto non tanto verso i partiti politici, quanto verso i cittadini di Piazza Armerina- ad imporre al Sindaco il dovere di far sapere al più presto con chiarezza con quale nuova maggioranza ( ammesso che riesca ad aggregarne una) presume di governare la città inquest’ultimo scorcio di legislatura.
E’ questo un dovere politico a cui non può sottrarsi, vincolato com’è al principio cardine della democrazia rappresentativa, che legittima il diritto di governare sempre in nome di una maggioranza e giammai di una minoranza, peraltro a geometria variabile.
Non ci si appella , come si vede, ad un sussulto di dignità, che pur sarebbe apprezzato, ma al rispetto imperativo delle regole fondanti la convivenza democratica.
LE FORZE POLITICHE : UDC, MPA, PDL, GRUPPO MISTO, GRUPPO INDIPENDENTE.
Subito dopo avrebbe sicuramente aggiunto - appellandosi, magari con l’ausilio di dotte citazioni, all’etica dei principi di weberiana memoria- che perlomeno un sussulto di dignità non solo politica, ma anche umana ne postulava le dimissioni immediate; verosimilmente, poi, non si sarebbe neppure sottratto alla tentazione di parafrasare, con un pizzico di malignità, la celebre frase di Don Abbondio “ il coraggio ( in questo caso, la dignità) se uno non ce l’ha non se lo può dare”.
Motivi di opportunità, in questa fase delicata della vita politica di Piazza Armerina, sconsigliano alle forze di opposizione di spingere l’analisi su questo terreno improprio.
Lo stile , come suol dirsi, non è acqua; d’altronde, nessuno è cosi sprovveduto da pretendere di voler applicare alla politica di casa nostra l’etica dei principi.
Ma l’etica della responsabilità, quella si’, si auspica da tutte le parti che possa ispirare qualche decisione, ormai indifferibile, del sindaco Nigrelli.
E’, infatti, proprio l’etica della responsabilità - come atto dovuto non tanto verso i partiti politici, quanto verso i cittadini di Piazza Armerina- ad imporre al Sindaco il dovere di far sapere al più presto con chiarezza con quale nuova maggioranza ( ammesso che riesca ad aggregarne una) presume di governare la città inquest’ultimo scorcio di legislatura.
E’ questo un dovere politico a cui non può sottrarsi, vincolato com’è al principio cardine della democrazia rappresentativa, che legittima il diritto di governare sempre in nome di una maggioranza e giammai di una minoranza, peraltro a geometria variabile.
Non ci si appella , come si vede, ad un sussulto di dignità, che pur sarebbe apprezzato, ma al rispetto imperativo delle regole fondanti la convivenza democratica.
LE FORZE POLITICHE : UDC, MPA, PDL, GRUPPO MISTO, GRUPPO INDIPENDENTE.