Oggetto:
Proposta Ordine del Giorno da trattare in Consiglio Comunale
La scrivente nella qualità di referente locale del
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua Le trasmette l’allegato
o.d.g su tematiche basilari ed improcrastinabili determinate
dall’esito referendario e da problematiche specifiche della nostra
realtà, con l’augurio che possa essere approvato con sollecitudine
dal Consiglio Comunale.
Distinti
saluti.
Piazza
Armerina 13/02/12
IL REFERENTE COMUNALE
Patrizia Farruggio
COMUNE DI
ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE
Il Consiglio Comunale di riunito in sessione
in data , su richiesta del Comitato Comunale per “l’Acqua Pubblica” e di concerto con il Forum Provinciale di Enna per “l’ACQUA PUBBLICA”, aderente al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua,
PREMESSO CHE
con Decreto del Presidente della Repubblica (n. 116 del 18/07/2011) si è proceduto alla abrogazione parziale, a seguito di referendum popolare, del comma 1 dell'articolo 154 del decreto legislativo n. 152 del 2006, in materia di determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito (G. U. n. 167 del 20/07/2011);
con Decreto Del Presidente della Repubblica (n. 113 del 18/07/2011) si è proceduto alla abrogazione, a seguito di referendum popolare, dell'articolo 23-bis del decreto legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, e successive modificazioni, nel testo risultante a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 325 del 2010, in materia di modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica (G. U. n. 167 del 20/07/2011);
con la sentenza della Corte Costituzionale n. 335/2008 e con la sentenza della Corte di Cassazione n. 8318 del 12/04/2011 si sono rese illegittime, con effetto retroattivo, le quote pagate dagli utenti per la depurazione delle acque, in quei Comuni in cui mancano gli impianti centralizzati di depurazione o questi sono temporaneamente inattivi;
l’Autorità d’Ambito, e per essa l’Assemblea dei Soci, costituita e rappresentata dai massimi rappresentanti degli Enti Locali del ns. territorio (Provincia e Comuni), debba procedere alla presa d’atto dell’esito referendario, tra cui la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato;
che occorra un intervento legislativo che regolamenti il servizio idrico integrato nella forma pubblica, in coerenza e in attuazione dell’esito referendario in materia di modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica e considerato che da oltre un anno una Proposta di Legge di Iniziativa Popolare e Consiliare è stata presentata alla Regione Sicilia ed, attualmente, è in discussione presso la Commissione Territorio all’ARS;
CONSIDERATO CHE
a) il 21 settembre 2011 il Forum Provinciale di Enna per l’Acqua Pubblica ed i Comitati Territoriali dei Comuni della Provincia di Enna hanno chiesto al Presidente dell’ATO Idrico (Presidente della Provincia) e a tutti i Sindaci, soci dell’ATO, la convocazione d’urgenza dell’Assemblea dei Soci per discutere e deliberare sul seguente o.d.g.:
1) Applicazione esito referendario adeguando la tariffa ed eliminando di conseguenza dalla tariffa stessa la remunerazione del capitale investito dal gestore;
2) Applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 335/08 restituendo ai cittadini la tassa sul depuratore pagata in quei Comuni ove la depurazione è inesistente o non funzionante;
3) Costituzione di una Commissione di Studio, della quale dovrebbe far parte un rappresentante dello scrivente Forum, per analizzare e valutare la Società AcquaEnna ed eventualmente proporre, entro 60 giorni dalla sua costituzione, all’Assessore Regionale all’Energia la richiesta di scioglimento del contratto di gestione del servizio idrico integrato con il gestore privato, così come previsto dall’art. 49 della Legge Finanziaria per l’anno 2010 della Regione Sicilia.
b) le Nazioni Unite hanno fissato in 40 litri al giorno il diritto minimo all'acqua come obiettivo di mobilitazione della Giornata Mondiale dell'Acqua che ricorre il 22 marzo di ogni anno e che per l'Organizzazione Mondiale della Sanità occorrono non meno di 50 litri d'acqua al giorno per ogni persona per non parlare di sofferenza per mancanza di acqua e per poter parlare di condizioni di vita accettabili;
c) da diversi anni, essendosi manifestate delle lesioni nella diga dell’Ancipa, ne è stato impedito il riempimento completo e che, ove si dovesse svuotare del tutto per effettuare le opere necessarie, potrebbero rimanere senza acqua molte utenze della provincia di Enna, di Caltanissetta e di Catania per un totale, presumibile, di 1 milione di persone;
d) AcquaEnna s.c.p.a. provvede ad effettuare controlli e riscontri analitici dell'acqua destinata al consumo umano per l'accertamento della sua potabilità.
A U S P I C A
che la Legge di Iniziativa Popolare venga al più presto trasmessa all’Assemblea dell’ARS per la sua immediata approvazione.
PRENDE ATTO
che, alla data odierna, la citata richiesta di convocazione urgente dell’Assemblea dell’ATO Idrico non ha avuto alcun esito;
che l’Ente Gestore della Provincia di Enna, allorquando provvede alla sospensione della fornitura idrica, oltre a non informare gli interessati, al momento della dismissione, con conseguente impossibilità di provvedere ad una riserva essenziale per gli usi vitali (atto riprovevole comunque e gravissimo in presenza di malati!), non assicura alla popolazione la garanzia del diritto minimo pro capite giornaliero, individuato come diritto umano universale ed imprescrittibile;
che alla data odierna non sono state ipotizzate soluzioni alternative nell’eventualità che la diga Ancipa non potesse più fornire acqua potabile.
RITIENE
1. irrimandabile la convocazione dell’Assemblea e l’approvazione dei punti posti all’ordine del giorno, in coerenza con quanto stabilito dai nostri concittadini con il referendum del 12/13 giugno;
2. opportuno invitare l’Ente Gestore a compiere l’atto doveroso ed urgente di installazione presso le utenze di tipo domestico, in concomitanza con la sospensione del servizio idrico, di strumenti di limitazione della portata e della pressione di fornitura in grado di portare i consumi giornalieri pro capite al minimo previsto dalle organizzazioni internazionali per le esigenze vitali essenziali;
3. opportuno il reperimento di risorse economiche, non indifferenti, dai ricavi della vendita dell'acqua da parte di Siciliacque s.p.a. da mettere nel bilancio dalla Regione Siciliana per opere strutturali finalizzate alla creazione di un altro sbarramento nella zona dell’Ancipa. Ciò non è mai avvenuto, essendo stati dirottati gli introiti verso altre esigenze di bilancio, procedura verosimilmente illegittima, per cui si dovrebbe impugnare il bilancio regionale.
CHIEDE AL SINDACO
a. di comunicare in una prossima seduta del Consiglio Comunale e di rendere pubblici, con continuità, mediante affissione all’Albo Pretorio i risultati dei controlli fatti sistematicamente, ai sensi del D.Lgs. n° 31/2001 e del D.Lgs n° 27/2002, sia a monte della rete di distribuzione che a valle in diversi punti della condotta interna al nostro centro urbano, su campioni garantiti, con il successivo rilascio di giudizio di potabilità;
b. di accertare le modalità operative del trattamento di disinfezione fatto attraverso la clorazione, che ove venisse a mancare non sussisterebbe più la garanzia dell'igienicità dell'acqua per tutto il suo percorso fino all'utenza.
INVITA IL SINDACO
nella qualità di rappresentante dell’Ente e componente dell’Assemblea dell’Autorità d’Ambito, ad attivarsi e farsi carico in modo immediato per dare seguito al deliberato di questo Consesso.
Il presente ordine del giorno va inviato al Presidente dell’Autorità d’Ambito, ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Enna, al Prefetto di Enna, ai Parlamentari Regionali eletti nel Collegio, al Governatore della Regione Sicilia, al Presidente dell’ARS, al Presidente della sotto-commissione Ambiente dell’ARS, all’Assessore Regionale all’Energia, al Comitato Comunale per “l’Acqua Pubblica” ed al Forum Provinciale.
IL CONSIGLIO COMUNALE
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