mercoledì 15 febbraio 2012

Iniziativa il Poliziotto un amico in più – 12° edizione “Tutti liberi, nessuno escluso dal rispetto delle regole”

Nel costante rapporto di collaborazione fra la Polizia di Stato di Enna e le istituzioni scolastiche della provincia di Enna, per affermare i principi di legalità – fortemente voluto dal Sig. Questore della Provincia di Enna, dott. Salvatore Patanè – i Poliziotti del Commissariato armerino – diretti dal Commissario Capo dott. Gabriele Presti – il Medico Capo della Polizia di Stato, dott.ssa Letizia Galtieri - Dirigente dell’Ufficio Sanitario della Questura erea - insieme ai Poliziotti di Quartiere dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Enna, si sono recati nella mattinata scorsa presso la scuola secondaria di primo grado del plesso Capuana, di Piazza Armerina,  per incontrare sia i bambini della Scuola Primaria Trinità, che i bambini delle seconde e delle terze classi per trattare il delicato tema della legalità, nell’ambito dell’iniziativa “Il Poliziotto un amico in più”. L’iniziativa, come ormai è noto, è nata con lo scopo di consentire la diffusione della cultura della Legalità e di consolidare un proficuo scambio relazionale tra la Polizia di Stato, Istituzioni scolastiche e alunni.

In particolare, con specifico riferimento all’incontro con i bambini della Scuola Media, i poliziotti presenti, dopo essere stati accolti dal Dirigente scolastico, dott.ssa Rabita, collaborata nell’occasione dalle insegnanti, fra cui la referente didattica dell’iniziativa, prof.ssa Impellizzeri, si sono soffermati sul grave e doloroso problema  della “Sicurezza Stradale”, anche con l’ausilio di immagini e slide, illustrando il modo di comportarsi dei bambini sia come pedoni, quando si muovono con la bici, e sia quando si trovano come passeggeri nelle auto, concludendo che, per tutti i fruitori nella strada, la regola primaria nella circolazione stradale è la “Prudenza”.Nella prima parte dell’incontro, il Medico Capo della Polizia di Stato, dott.ssa Letizia Galtieri, anche con l’ausilio di immagini e slide, si è soffermata sull’aspetto medico e sugli effetti dell’alcool e delle droghe nell’organismo, in relazione alle diverse tipologie di quest’ultima sostanza presenti nel mercato illegale, illustrando, altresì, il loro effetto sulle capacità di guida dei neoconduttori di ciclomotori e minicar, stimolando così la curiosità ed il coinvolgimento dei giovani con domande, interventi.
Nella seconda parte degli incontri, oltre ad affrontare preliminarmente il tema della legalità in generale, i poliziotti hanno evidenziato il tema dell’importanza del rispetto delle regole, non solo durante la conduzione dei ciclomotori e delle minicar, ma sin qualsiasi attività quotidiana, sottolineando a quali sanzioni penali ed amministrative possono incorrere i giovani, che hanno già compiuto i 14 anni, già protagonisti della circolazione stradale con i mezzi a motore. 
Gli agenti, altresì, hanno illustrato agli alunni anche le conseguenze dell’assunzione di droghe e/o alcol riferendosi alle sanzioni cui si può incorrere, portando chiari esempi di vita professionale, accennando anche alle conseguenze di chi si mette alla guida dopo aver abusato di alcool o di sostanze stupefacenti, mettendo in evidenza l’importanza dell’uso degli strumenti di protezione come il casco e le cinture di sicurezza, facendo chiari esempi delle gravi conseguenze legate alla inottemperanza delle norme stradali da seguire durante la conduzione dei mezzi.L’incontro è proseguito con la dimostrazione da parte degli agenti del funzionamento dell’etilometro utilizzato nei servizi di prevenzione delle violazioni al Codice della Strada, rispondendo a tutte le domande poste dagli alunni. 
L’evento, ha rappresentato l’occasione per focalizzare l’attenzione verso la cultura della legalità in generale, suscitando il vivo interesse dei ragazzi, che hanno avuto l’opportunità di un proficuo confronto con coloro che vantano una particolare esperienza, come i poliziotti, permettendo loro di approfondire il complesso tema della legalità, nelle sue sfaccettature che investono ogni singolo aspetto della vita, non solo scolastica, dei ragazzi.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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