mercoledì 15 febbraio 2012

Finale al cardiopalma. La squadra di basket piazzese perde 72 a 82

 Ennesimo finale al cardiopalma per la Ferrara Ascensori di Piazza Armerina nella trasferta di domenica a Capo d’Orlando per la serie di di basket che ha portato la squadra piazzese a perdere 82 a 72. Inizio di partita dominato dalla squadra di Barravecchia che si porta subito sul 15 a 4. Nonostante la squadra casalinga tenti il recupero, i ragazzi della città dei mosaici mantengono il vantaggio iniziale per buona parte del primo tempo, grazie alle prodezze di Mirko Gloria da sotto canestro e Marco Ciancio dalla media distanza. A metà del terzo quarto, con una difesa estremamente aggressiva e pressing a tutto campo, arriva inesorabile il break della squadra di casa, che si porta in vantaggio fino ad un massimo di 15 punti a circa 5 minuti dalla sirena. 


Qui, una grandissima reazione da parte della squadra ospite, con palle recuperate e canestri in velocità, riporta la squadra a meno due e rimette in discussione la partita. Il finale del match è stato a dir poco burrascoso: a circa 30 secondi dalla fine, sul punteggio di 74 a 72, Mirko Gloria segna l’ipotetico canestro del pareggio che viene annullato per un presunto fallo in attacco del lungo piazzese. Le proteste ritenute eccessive di coach Barravecchia portano alla decisione arbitrale di assegnare due tecnici allapanchina e l’espulsione dello stesso coach, con inevitabile tensione tra i giocatori. Arriva dal tavolo la segnalazione dei 5 falli a Gloria, il quale è costretto a lasciare la partita ma dopo qualche istante il tavolo si corregge e precisa che il pivot titolare ha invece commesso soltanto due falli. Correzione inutile, visto che in campo erano rimasti solo 4 giocatori piazzesi, perchétutti gli altri disponibili avevano già commesso i 5 falli previsti. “Questa sconfitta per noi brucia più del solito perchè è stata condizionata da una condotta arbitrale che ci ha fortemente penalizzato – ci dice il capitano Gallani - A due minuti dalla fine, una serie di fischi incomprensibile ha falsato l'esito della partita che data l'inerzia della rimonta procedeva a nostro favore. Anche se ormai siamo fuori dalla corsa per i playoff chiediamo comunque di essere più tutelati perchè questo campionato per noi è reso ancora più difficile e faticoso dalla lunghezza delle trasferte data la decisione della federazione di inserirci nel girone settentrionale. Noi onoreremo questo campionato fino alla fine sperando che, come giusto che sia, il risultato delle prossime partite sia deciso dalle squadre in campo e non da una coppia di arbitri che della partita diventano inevitabilmente i protagonisti. In conclusione volevo complimentarmi con tutti i miei compagni di squadra per il carattere che abbiamo dimostrato e per non aver mollato neanche un attimo nonostante nel finale fossimo in svantaggio di cosi tanti punti”. “I ragazzi di Capo d’Orlando hanno giocato con il cuore e con tanta grinta, dimostrando sempre grande rispetto per l’avversario” dice la guardia Alessandro Ciancio, che non nasconde però la delusione per le decisioni arbitrali ritenute troppo penalizzanti. Il prossimo turno vedrà la sfida casalinga con la squadra di Messina, prevista per domenica al Palatenda Ferraro. Nella foto dalla sinistra in alto: Vincenzo Guadagnino, Gabriele Festone, Giuseppe Pitta, Francesco Pecoraro, Gianluca La Mattina, SalvatoreGallani. Dalla sinistra in basso: Marco Ciancio, Salvatore Panno, Alessandro Ciancio, Marco Barbieri. 
Gabriella Giunta

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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