venerdì 16 marzo 2012

Nigrelli. La prima casa non è un bene di lusso quindi abbiamo deciso di portare tendenzialmente a zero l'aliquota dell'Imu da applicare alla prima casa

«La prima casa non è un bene di lusso quindi abbiamo deciso di portare tendenzialmente a zero l'aliquota dell'Imu da applicare alla prima casa». Queste le parole del sindaco di Piazza Armerina, Fausto Carmelo Nigrelli, dopo la delibera di giunta con la quale sono state stabilite le aliquote della nuova imposta sugli immobili introdotta dal governo Monti. La coraggiosa scelta della giunta di Piazza Armerina ha rilanciato la grande possibilità che i sindaci hanno di introdurre aliquote a misura di famiglia.
«E' una scelta politicamente significativa - ha ancora affermato Nigrelli - che toglie carico fiscale all'immobile essenziale e lo sposta sui redditi più elevati. Quindi, opereremo su quelli. Non è poco, se, ad esempio, consideriamo che a Catania, il Comune porterà l'Imu della prima casa dal 4 per mille al massimo previsto dalla legge che è del 6 per mille e quella di ella seconda casa dal 7,6 per mille al massimo del 10,6 per mille». La proposta che già la scorsa settimana avevamo lanciato, a partire dall'appello di molte associazioni familiari, come si vede dai fatti, non è proprio impossibile da applicare. In fondo la questione è semplice. Spostare sui redditi più elevati e sulle famiglie senza figli, il carico fiscale comunale. Secondo la legge, introdotta dal governo Monti, l'aliquota minima per la prima casa è del 4 per mille di cui il 50% va allo Stato e il resto al Comune che, però, può aumentare o diminuirla del 2 per mille. E' prevista una franchigia fino a 200 euro per la prima casa e lo sgravio di 50 euro per ogni figlio a carico.
In una simulazione che la Cgia di Mestre ha compiuta nei giorni scorsi, sull'introduzione dell'Imu, ci saranno addirittura comuni come Savona, Taranto e Varese che ci guadagneranno. Mentre proprio a Catania, per il contemporaneo aumento delle rendite catastali e dell'Irpef regionale, portata dallo 0,9% all'1,23% con un aumento dello 0,33%, a pagarne le conseguenze saranno i contribuenti più poveri, con redditi annui tra 15.000 e 30.000 euro, mentre i catanesi più ricchi pagheranno gli stessi importi dello scorso anno. In pratica, l'introduzione di tutte queste novità fiscali, impoveriranno di più proprio le famiglie più bisognose.
Nuccio Condorelli
da LA SICILIA

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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